di che PASTA sei?
Vi presento la mia Pasta madre, che curo e strapazzo da 5 mesi :-)
Dopo la prima esperienza di panificazione fatta con Chiara & Co. il maggio scorso, e riportatami a casa il mio pezzetto di pasta madre, non ho più smesso di fare il pane!
A cadenza settimanale, prendo dal frigorifero il mio barattolo magico e impasto pani sempre diversi.
E’ un’esperienza meravigliosa!!
E’ bello innanzitutto vedere come il tuo lievito cresce e si moltiplica ad ogni rinfresco, poi affondare le mani nell’impasto e sentire che man mano si trasforma, diventa liscio, si gonfia e sentire infine il profumo di pane che si diffonde in tutta casa durante la cottura…..mmmmmmmm!
Sperando di avervi fatto venire la voglia di provare, ora passo a raccontarvi di come nasce e come cresce la pasta madre. Il mio contributo, non potrà essere ovviamente esaustivo, ma l’intento è quello di raccontarvi la mia esperienza. Inoltre, questo vuole essere anche un luogo di scambio e di confronto tra quanti siano interessati al tema.
Spero, insomma, di riuscire a diffondere nel mio piccolo la cultura del pane fattoincasa in un tempo in cui, per definizione, nessuno ha più tempo!
Eh sì, tempo ce ne vuole, ma ne vale veramente la pena e riuscirci è, come sempre, una questione di testa!!
PASTA MADRE – LA GENESI
200 gr di farina “0” | 100 gr di acqua tiepida | 1 cucchiaino di miele
Per prima cosa, devo dire che, quella che ci accingiamo a creare, è una pasta madre al 50% di idratazione, questo vuol dire che nella combinazione di farina e acqua, quest’ultima è presente nella misura del 50% rispetto al peso della farina.
Un’altra cosa importante da dire è che la farina riveste un ruolo fondamentale, per cui per favorire il processo di sviluppo dei batteri necessari alla formazione del lievito è preferibile utilizzare farina biologica e possibilmente macinata da non molto tempo. A tale scopo è preferibile acquistare la farina direttamente dal produttore se possibile, ciò non toglie che si raggiungano buoni risultati anche con la farina acquistata al supermercato. La qualità sarà diversa, ma vi renderete conto soltanto con la pratica che tali accorgimenti ad un certo punto saranno fondamentali. Per ora l’importante è cominciare!
1. Pesate 200 gr di farina “0” e metterla in una terrina, aggiungere 100 gr di acqua tiepida non calcarea (a questo proposito sarebbe meglio bollirla prima) e un cucchiaino di miele che aiuta la fermentazione. Con l’aiuto di una forchetta miscelare il composto, quando la farina avrà assorbito l’acqua impastare un pò con le mani e formare una palla.
2. Formare un taglio a croce sulla superficie e riporre in un vaso di vetro coperto con un canovaccio umido. Tenere il barattolo nella dispensa per 48 ore lontano da correnti d’aria e ad una temperatura compresa tra i 18 e i 25 gradi.
3. Trascorse le 48 ore potrete notare che la palla ha raddoppiato il suo volume, si è gonfiata e che si siano formati al suo interno degli alveoli irregolari. Buon segno, la pasta madre si sta formando!
4. Se sulla superficie si sarà formata una crosta, con un cucchiaio bisogna toglierla e buttarla via. A questo punto prendere 200 gr del composto (il resto si butta via) e metterlo in una terrina, aggiungere 100 gr di acqua tiepida e mescolare bene con una forchetta affinchè non ci siano grumi.
5. Aggiungere 200 gr di farina, mescolare prima con la forchetta e poi ancora un pò con le mani. Formare di nuovo una palla, fare sulla superficie un taglio a croce e riporre di nuovo nel barattolo (come descritto sopra) che nel frattempo avrete accuratamente lavato. Coprire con un tovagliolo umido e riporre in dispensa per altre 48 ore.
6. Noterete come con il trascorrere delle ore la pasta madre raddoppi il suo volume, ciò è una bella soddisfazione perchè vuol dire che tutto sta procedendo per il verso giusto e che all’interno del barattolo si stanno formando tutti i batteri buoni che renderanno il nostro lievito attivo. Ma occorre aver pazienza e non avere fretta.
7. Prendete la pasta madre, e se sulla superficie si è formata una crosta, toglierla con un cucchiaio, poi ne pesate 200 gr (il resto si butta via), aggiungete 100 gr di acqua tiepida e 200 gr di farina “0” e ripetere le operazioni descritte ai punti 5 e 6! In pratica rimaniamo sempre con 200 gr di pasta madre alla quale aggiungiamo lo stesso peso di farina (200gr) e la metà del peso di acqua (100 gr). Se non facessimo così ci ritroveremmo a un certo punto ad avere chili e chili di pasta madre e saremmo costretti ad abbandonare la nostra cucina :-)
8. Dalla volta precedente, anche se all’apparenza vi sembra non sia successo niente di importante, potrete notare che la pasta madre comincia a presentare degli alveoli più grandi, ma non è ancora matura . Ve ne accorgete anche dal fatto che è ancora molto appiccicosa e abbastanza liquida.
La pasta madre è da considerarsi matura quando raddoppia il suo volume in 3-4 ore e questo livello si raggiunge dopo un paio di mesi, infatti più la pasta madre è vecchia e più è buona.
9. Ma torniamo a noi! Adesso si procede per altre 7 volte a fare il rinfresco della pasta madre come descritto al punto 7 con una cadenza questa volta giornaliera. Ovvero ogni giorno prelevare dal vostro barattolo 200 gr di pasta madre, aggiungete 100 gr di acqua tiepida e 200 gr di farina “0”, mescolare il tutto, formare la palla, fare un taglio a croce sulla superficie, riporre in un barattolo di vetro, coprire con panno umido, riporre in dispensa…..! Dopodichè la pasta madre potrà essere conservata in frigorifero e dovrà essere rinfrescata almeno 1 volta a settimana.
Con il passare del tempo vi renderete conto che la vostra pasta madre si rafforzerà, diventerà più elastica e l’alveolatura si presenterà più regolare (vedi foto), inoltre il profumo vi dovrebbe ricordare quello dello champagne.
Bene quando capite di essere arrivati a questo risultato si può cominciare a mettere le mani in pasta!!!!!
Ovviamente rimango a disposizione per rispondere alle vostre domande :-)
SOURDOUGH – THE GENESIS
200 gr of flour “0” | 100 gr warm water | 1 teaspoon of honey
First, I must say that what we are going to create is a Sourdough to 50% hydration, which means that in the combination of flour and water, this last one is equivalent to 50% by weight of flour.
Another important thing to say is that the flour plays a key role, so to facilitate the process of development of bacteria necessary for the formation of yeast is preferable to use organic flour milled not much time before. For this purpose it is better to buy the flour directly from the manufacturer if possible, this does not mean that we Achieve good results even with the flour bought at the supermarket. The quality will be different, but you will realize by practices that ingredients are very very important. But now let’s go!
1. Take 200 grams of flour “0” and put it in a bowl, add 100 grams of warm water non-calcareous (in this regard would be better to boil first) and a teaspoon of honey (it helps the fermentation) . With the help of a fork mix the compound, when the flour has absorbed the water knead a bit with your hands and form a ball.
2. Cut a cross on the surface and place the ball into a glass jar covered with a damp cloth. Keep the jar in the pantry for 48 hours away from drafts and at a temperature between 18 and 25 degrees.
3. After 48 hours you will notice that the ball has doubled its volume was inflated and that are formed inside the irregular bubbles. Good thing, The Sourdough is forming!
4. If on the surface will have formed a crust with a spoon must take off and throw it away. Then take 200 grams of the compound (the rest is thrown away) and put it in a bowl, add 100g of warm water and stir well with a fork untill there are no lumps.
5. Add 200 grams of flour “0”, stirring with a fork first and then again a bit with your hands. Form a ball again, cut on the surface a cross and put again into the jar (as described above) that in the meantime you have thoroughly washed. Cover with a damp cloth and store in the pantry for another 48 hours.
6. You will notice that with the passing of the hours the sourdough doubled in volume, this is a great satisfaction Because it means that everything is going the right way and that inside the jar are forming all the good bacteria that makes active our yeast. But we must have patience and do not want to go fast.
7. Take the sourdough, and if the surface has formed a crust, remove with a spoon, then take 200 grams (the rest is thrown away), add 100 grams of warm water and 200 grams of flour “0” and repeat the steps described in paragraphs 5 and 6! In practice we are always with 200 grams of sourdough to which we add the same weight of flour (200g) and half the weight of water (100 g). If we do not do so we would at some point to have pounds and pounds of sourdough and we would be forced to abandon our kitchen:-)
8. From the previous time, apparently nothing happened, but you may notice that the sourdough begins to present bigger bubbles, but is not yet mature. You can undertad it by the fact that it is still very sticky and quite liquid.
Sourdough is mature when doubled in volume in 3-4 hours and this level is reached after a couple of months, Because most sourdough is old and most are good.
9. But back to us! Now we make the refresh at sourdough as described in paragraph 7, for 7 times, once a day. Take always 200 gr of sourdough, add 100 grams of warm water and 200 grams of flour “0”, mix it all, form the ball, cut a cross on the surface, place into a glass jar, cover with damp cloth, store in the pantry …..! After this, sourdough should be stored in refrigerator, but you must refresh it at least one time per week.
Over time you realize that your sourdough will become more elastic, with large bubbles (see photo), the smell should you also remember that of champagne.
Well, when you realize you have reached this result you can begin to put the hands in dough !!!!!
Obviously I’m available for your questions :-)
Michele
venerdì, 22 marzo 2013 at 15:29URGENTE-URGENTE-URGENTE
ciao Antonella,
ho iniziato a creare la pm secondo tue indicazioni, dopo che per molti mesi ho impastato pizze, pani e focacce con lievito madre liquido (tragicamente morto alcune settimane fa!!!).
Ti volevo chiedere due chiarimenti:
1. ho effettuato ieri sera il primo rinfresco dopo le prime 48 h e già oggi pomeriggio la pasta si presenta raddoppiata in volume: devo aspettare comunque le 48 h oppure devo anticipare il secondo rinfresco a 24 h???
2. la pasta è molto appiccicosa e appiccicata al barattolo: è normale o devo mettere un po’ d’olio sulle pareti del contenitore???
grazie mille e buona giornata
pappareale
venerdì, 22 marzo 2013 at 21:23adriana
giovedì, 28 febbraio 2013 at 15:40Ciao Antonella, prima di tutto complimenti perchè sei sempre esauriente e chiara sia nelle spiegazioni che nelle risposte, e grazie per tutti i consigli che ci dai.
Vorrei chiederti una cosa:ho una pasta madre credo abbastanza matura, di circa sei mesi; ho fatto la settimana scorsa due colombe che sono risultate squisite sia per gusto che per lievitazione, siccome però il primo impasto ha impiegato quasi 18 ore per lievitare(mai successo prima), nel secondo impasto ho aggiunto 0.75g di lievito di birra per aiutare la lievitazione.
Pensi che questa aggiunta abbia peggiorato tanto il sapore della colomba rispetto a una fatta solo con la pasta madre?
Grazie se vorrai darmi il tuo parere e un caro saluto Adriana
pappareale
giovedì, 28 febbraio 2013 at 22:30rosalia
giovedì, 7 febbraio 2013 at 21:23grazie antonella! buona serata
rosalia
martedì, 29 gennaio 2013 at 11:35ciao antonella, complimenti per il tuo blog. sei davvero molto chiara nelle spiegazioni. sono alle prese con la pasta madre da te spiegata. ho già fatto i miei sei rinfreschi e tutto procede per il meglio. ho solo un dubbio: dopo il settimo rinfresco devo metterla in un baratto e chiuderla con il tappo ermeticamente e quindi porla in frigo, oppure il tappo anche in questo caso va solo pogiato? grazie mille per la pazienza . un abbraccio e buona giornata
pappareale
mercoledì, 6 febbraio 2013 at 00:00notedicioccolato
lunedì, 7 gennaio 2013 at 07:32Ciao Antonella, scusa se non mi sono fatta sentire prima. Il cambio di farina non ha dato grosso risultato cosi’ sono lentamente tornata alla manitoba iniziale . Ho fatto una serie di rinfreschi consecutivi con legatura e aggiunto all’ultimo , prima di tornare a mettere il lievito nel barattolo, mezzo cucchiaino di malto d’orzo. Per adesso sembra aver funzionato, il lievito e’ tornato vispo. Spero si mantenga cosi’! Grazie per la disponibilita’ e tanti auguri di buon anno. A presto :-)
ELISABETTA
domenica, 30 dicembre 2012 at 13:38Ho appena dato il via alla mia pasta madre. SOno passate solo 30 ore e LEI non si è neanche mossa, nessuna boliicina anzi sembra afflosciata su sè stessa. Sarà grave? Tu cosa dici ?
notedicioccolato
mercoledì, 12 dicembre 2012 at 10:14Ok :)
Dovrei fare un rinfresco oggi. Passo a comprare della farina 0 bio macinata a pietra e provo. Ti faccio sapere come va. GRAZIE mille per ora ^_^
notedicioccolato
mercoledì, 12 dicembre 2012 at 10:05Purtroppo non ho cambiato farina. Da quando ce l’ho, rinfresco sempre il lievito con la stessa manitoba e anche la stessa acqua in bottiglia :( Non so che pensare!
pappareale
mercoledì, 12 dicembre 2012 at 10:10notedicioccolato
mercoledì, 12 dicembre 2012 at 08:43Ciao Antonella, ti faccio innanzitutto tanti complimenti non solo per il blog ma anche per i tuoi libri. Li ho entrambi e sto provando di tutto, una ricetta meglio dell’altra. Sono sicuramente tra gli acquisti di cui sono più soddisfatta.
Vorrei chiederti un consiglio sulla mia PM.
Premesso che non l’ho fatta io ma me l’hanno regalata circa un anno fa, da un po’ di tempo a questa parte si sta indebolendo e non capisco in cosa sbaglio visto che non mi riesce di farla riprendere e tornare bella arzilla com’era all’inizio.
La rinfresco un paio di volte a settimana con 50% di acqua e 100-110% di farina (ci sono giorni in cui la sento più morbida e mi assorbe di più). L’odore è buono, il colore anche ma è quasi insapore.
Ho provato ad aggiungere un po’ di zucchero al rinfresco ma la situazione non è migliorata: è sembrato riprendersi giusto la volta dell’aggiunta ma poi è tornata come prima.
Ho provato con la legatura e idem.
Non capisco cosa c’è che non va.
Tu cosa mi consiglieresti di fare, soprattutto considerando che per le feste la dovrò “abbandonare” per un’intera settimana senza rinfreschi?
Grazie infinite in anticipo
Federica
pappareale
mercoledì, 12 dicembre 2012 at 09:50filippo
lunedì, 10 dicembre 2012 at 13:50ciao antonella ho iniziato la mia pasta madre sono al terzo rinfresco e procede a mio occhio bene cresce!
volevo sapere se con lievito madre si può fare anche la pizza perché tutti parlano solo di fare del pane che mi interessa sicuro lo faro ma non ora
grazie e complimenti
pappareale
martedì, 11 dicembre 2012 at 21:15Claudia
venerdì, 5 ottobre 2012 at 16:12Grazie mille per il tuo sito, è meraviglioso. Ho iniziato la pm da poco, sono al secondo rinfresco ogni 48 ore. Il risultato per ora sembra buono ma ho un dubbio. Oggi quando ho fatto il rinfresco la pm puzzava molto anzi moltissimo. Va bene oppure devo buttare via tutto e ricominciare?
Federica
sabato, 29 settembre 2012 at 08:56Ciao Antonella, per prima cosa un doveroso GRAZIE per il grande lavoro che hai fatto per aiutare tutti noi!
Mi sono appassionata e ho iniziato, neofita al cento per cento, a preparare la pasta madre. Ho iniziato domenica pomeriggio e dopo le prime 48 ore era raddoppiata, l’ho rinfrescata e rimessa a posto fino a giovedì, quando l’ho ripresa per il secondo rinfresco: questa volta pur essendo raddoppiata l’ho trovata innanzitutto molto “profumata” rispetto alla volta precedente, alveolata bene ma molto più fluida e appiccicosa però ho fatto il rinfresco e l’ho rimessa nel barattolo, solito posto solita trafila. Oggi pomeriggio farò il terzo rinfresco delle 48 ore ma sono andata a sbirciare prima e non si è alzata quasi niente, anzi credo nulla e di alveoli ce ne sono pochi ma grandi e irregolari. Che faccio? procedo così con un’altro rinfresco oggi e poi tra altre 48 ore finché dopo le solite 3-4 nn sarà raddoppiata? o attacco con i rinfreschi giornalieri?
Grazie in anticipi, Federica
Patrizia
mercoledì, 29 agosto 2012 at 16:32Grazie cara Antonella, sei stata di enorme aiuto, ti ringrazio.
a presto, le tue ricette del libro sono eccezionali, non vedo l’ora di provarle.
un caro saluto.
Patrizia
mercoledì, 29 agosto 2012 at 05:31Ciao Antonella, innanzitutto mi unisco al coro di complimenti, finalmente una ricetta chiara e semplice da seguire.
ieri sera mi è giunto il tuo libro, che stanotte ho sfogliato con piacere, complimenti, sia per il contenuto che per la veste grafica, veramente accattivante.
e veniamo al mio esperimento.
ero partita (prima di incontrare il tuo blog) con la pasta madre composta da:
farina di semola di grano duro e farina integrale (100 gr e 100 gr), acqua – 100 gr -e un cucchiaino i malto d’orzo.
ho continuato i rinfreschi ogni 48 ore per circa 6 volte.
quando ho letto la tua spiegazione sono passata a rinfreschi giornalieri, lo farò per una settimana.
la palla che pongo a lievitare è compatta, quando la recupero vi è la crosta in superficie e sotto è piena di bolle, con odore di mosto.
ho poi letto che sarebbe meglio usare la farina di tipo 0, mi consigli di continuare così o di modificare la farina via via che rinfresco?
mi era venuto in mente anche di dividere l’impasto e di continuare così con 200 gr di pasta madre e di usare altri 200 gr modificando la farina, ma ha senso coltivare due tipi di pasta madre differenti?
il mio pane -che finora faccio con 2 soli gr di lievito di birra e tre lievitazioni – è comunque al 50% integrale e 50%di semola di grano duro (sono pugliese, di adozione umbra, quindi la semola di grano duro è la farina da pane per eccellenza per me) , quindi l’impasto con farina 0 lo userei per altre preparazioni.
cosa mi consigli?
spero di essere stata chiara, ti auguro una splendida giornata.
Patrizia
pappareale
mercoledì, 29 agosto 2012 at 15:56Teresa
venerdì, 24 agosto 2012 at 09:58Ciao Antonella, la mia PM (malgrado i continui rinfreschi)non è molto attiva ,cosa faccio? parto a nuovo con la tua o posso fare qualche cosa alla mia?
Mi è stata data da un panettiere e mi ha detto di rinfrescare con manitoba,però mi sembra che ogni volta sia sempre più debole,a volte cresce di più a volte meno.Uso sempre stessa farina,stessa acqua e stesso posto di lievitazione, la rinfresco dopo averla tenuta per un pò a T.A. e la metto in frigo dopo che è lievitata,dove sbaglio.Ciao Teresa
pappareale
venerdì, 24 agosto 2012 at 21:47Kety
giovedì, 16 agosto 2012 at 13:47Ciao! :)
Sono arrivata a te passando per il blog di PUCCAimPASTA. :)
Mi piacerebbe provare a fare la Pasta Madre, così come l’hai spiegata tu, ma, scusa l’ignoranza, quando la Pasta Madre sarà pronta come si usa? :(
Se vuoi passare dal mio blog http://lericettedellakety.blogspot.it/ sarai la benvenuta! :)
stellina
lunedì, 13 agosto 2012 at 12:48Grazie mille Antonella per il chiarimento! Ho usato un mix di farina manitoba, farina zero e una piccolissima parte di semola… di solito sono le quantità che uso nella pizza che faccio normalmente con il lievito di birra.. cmq non mi arrendo e riproverò al più presto cercando di cambiare qualcosa per scovare l’errore!! Buona giornata e grazie!! ciao!
stellina
giovedì, 9 agosto 2012 at 17:56Carissima Antonella, ho provato ieri per la prima volta ad utilizzare la mia pasta madre. non ha ancora due mesi, ma ho deciso di provarci cmq. l’ho analizzata e tutto corrispondeva a quanto detto da te (profumo di spumante, raddoppio veloce, molto elastica, ecc.). La pasta della pizza (cotta) è risultata meno croccante e quindi più gommosa della pizza che faccio normalmente col cubetto di lievito. Inoltre durante la cottura non è lievitata come mi aspettavo (di solito la pasta madre fuori dal frigo mi lievita quasi a dismisura, invece le palline sono lievitate poco e anche in forno quasi nulla). Secondo te è perchè la p.m. non è ancora matura, o questa è proprio una sua caratteristica (quella di rimanere più gommosa..)?? grazie mille!
pappareale
domenica, 12 agosto 2012 at 22:05Mariangela
martedì, 31 luglio 2012 at 15:16Carissima Antonella,
la mia pasta madre, grazie a te e ai tuoi consigli, sta diventando sempre più bella e profumata. Ma soprattutto è molto energica :)
Ora però devo partire per le vacanze e non posso portarla con me, come faccio? Posso eventualmente congelarla? Quando poi dovrò scongelarla come dovrò fare per riattivarla?
Grazie mille e attendo un tuo sollecito e gentilissimo riscontro.
Ancora grazie
pappareale
martedì, 31 luglio 2012 at 21:04Stellina
lunedì, 25 giugno 2012 at 14:59Ho fatto il terzo rinfresco alla mia pasta madre… davvero super! e sta lievitando alla grande.. ma dovò ancora aspettare per fare il pane…! Cmq grazie mille per le tue spiegazioni chiarissime!! Senza di te non avrei mai iniziato a farla! La vedevo un’impresa quasi impossibile, invece fatta da te sembra moooolto più facile!! grazie mille!!
Sabrina
sabato, 2 giugno 2012 at 18:50Grazie alle tue spiegazioni dettagliate la mia pasta madre ha da poco compiuto 5 mesi!!ti ringrazio, buon lavoro e tanti auguri per tutto :-)
Sabrina
Francy
giovedì, 24 maggio 2012 at 17:12Ciao la mia piccolina oggi dopo 3 settimane di cure calcolando ke ho fatto il rinfresco stamattina alle 10
dopo sei ore ha raddoppiato il suo volume… ora è meravigliosa… ma siccome nn mi fido la metterò al fresco solo dopo ke avrà lievitato 4 ore.
Domanda ma stasera la rinfresco o lo faccio domani matt alle 10??? grazie mille.
maria grazia
mercoledì, 16 maggio 2012 at 12:37cara Antonella, dopo tanta indecisione ho iniziato 15 giorni fa a preparare la pasta madre. Devo dire che dopo numerose ricerche di fonti le tue indicazioni sono risultate davvero le più chiare e complete. Ho comprato ieri il tuo libro e devo farti davvero i miei più sinceri complimenti per lo splendido lavoro.
sto lasciando “mautare” ancora la pasta madre per qualche giorno. Non vedo l’ora di provarla.
Ancora complimenti
:-)
Unpizzicodime
sabato, 12 maggio 2012 at 12:47Cara Antonella, dopo aver acquistato il tuo libro ed aver “studiato”, ho ottenuto il mio primo barattolo di pasta madre… felice?? No, mi hai reso euforica!!! Ho testato la tua ricetta per la focaccia al rosmarino e sale come “prima” volta, è stata lunga, ma la pazienza mi ha premiata!!! Ora mi toccherà parlare del tuo libro e delle tue ricette che funzionano a tutto il mondo!!!
Un grazie di cuore per avermi fatto superare il “terrore” del lievito madre e della sconfitta… (anche perché non era il mio primo tentativo!)
ps. mi chiedevo, nel caso, utilizzi la pasta madre il giorno dopo averla rinfrescata, devo comunque procedere ad un ulteriore rinfresco, riposo e poi utilizzo o posso prenderla direttamente dal barattolo e poi rimpinguare la scorta?
Grazie, grazie, grazie!
In bocca al lupo per la promozione del tuo libro (che è originale per la combinazione tra nuovo e tradizione, oltre a proporre ricette fantastiche!) ,
Claudia
Lentamente ricomincio a pasticciare, ma con la mia pasta madre… Slowly baking, but with my Sour Dough…… | Questione di gusto … A matter of taste
venerdì, 11 maggio 2012 at 17:05[…] l’autrice del libro in questione, “La Pasta Madre”, ha un sito che trovate qui con la ricetta base e tante altre delizie. Sono sicura che vi riuscirà a conquistare, come ha […]
Silvia84
mercoledì, 9 maggio 2012 at 16:33Ciao. Per pigrizia ho fatto la prima pasta madre con lievito madre liofilizzato trovato in un negozio bio. Le prime panificazioni sono state eccezionali…. Ma ora sembra aver perso forza nonostante la rinfreschi ogni 5 gg alla sera prima di panificarebl’indomani. Dove sbaglio?
pappareale
giovedì, 10 maggio 2012 at 13:01Alberto
sabato, 5 maggio 2012 at 13:05Ciao Antonella,
mi chiamo Alberto, vivo a Treviso. Da 2 anni ho aperto un ristorante-pizzeria e sempre più ho il desiderio di lavorare con la pasta madre. Il mio mestiere principale è pizzaiolo e di contorno preparo focaccie e pane. Ora proverò a sviluppare “questa creatura”, ma ho un paio di domande da farti intanto.
Anzitutto il panno umido che uso per coprire la pasta madre, va tenuto umido per le 48 ore che trascorrono prima di rimettere farina e acqua?
Poi, qual’è il rapporto quantitativo tra lievito che si compra e pasta madre. Sono rimasto piuttosto sconcertato dalla tua ricetta della pizza perché su più o meno 500 grammi di acqua metti 120 grammi di pasta madre. Penso che sia una ricetta di pizza casalinga, quindi va usato più lievito. Nell’impasto che preparo uso dai 3/5 grammi di lievito per litro d’acqua. Se preparo un impasto da 10 litri, dovrei mettere quasi 2 kg e mezzo di pasta madre (è uno sproposito!).
Beh, ti saluto e spero in una risposta,
ciao!
pappareale
giovedì, 10 maggio 2012 at 13:20Rebecca
lunedì, 30 aprile 2012 at 20:15Ciao, finalmente ottengo un pane eccezionale, rinfresco la PM 2 volte prima di panificare, lievita davvero molto, ma tende soprattutto ad allargarsi piuttosto che ad alzarsi. Mi hanno detto che per farlo lievitare in altezza va messo in frigo dopo avergli dato la forma, é vero?
pappareale
giovedì, 10 maggio 2012 at 13:28rinfresco della pasta madre « Andrea Ricci [anˈdrɛa ˈritʃi] blog
giovedì, 12 aprile 2012 at 10:14[…] creato la pasta madre con uno dei tanti metodi trovati online come quello delle sorelle Simili o di Antonelle Scialdone (mi è occorso più di un tentativo), per il suo mantenimento seguo queste semplici […]
Luca
mercoledì, 11 aprile 2012 at 18:06Ciao Antonella,
volevo chiederti un’informazione: dopo il rinfresco pongo la pasta madre in frigorifero in un contenitore di vetro chiuso ermeticamente con il suo tappo poichè non panifico molto spesso.
Il problema è che dopo circa 2-3 giorni in frigorifero, all’interno del barattolo si formano delle gocce di condensa e la parte superficiale della pasta madre fa la crosta: è normale la condensa o c’è la possibilità che a causa di questa si creino delle possibili muffe o comunque contaminazioni non volute?
E per la crosta? E’ normale che si formi superficialmente? La devo togliere prima di ogni rinfresco oppure la posso lasciare?
Riusciresti a darmi qualche consiglio su come mantenerla in modo corretto in frigorifero e, nel caso, a correggermi se faccio qualche azione sbagliata (tipo se il contenitore di vetro non va chiuso ermeticamente?
Grazie in anticipo
Luca
pappareale
giovedì, 10 maggio 2012 at 13:32Greek Yogurt sourdough sandwiches « ciotolefumanti
lunedì, 9 aprile 2012 at 11:56[…] find this blog on the net http://www.pappa-reale.net/blog/2009/11/04/di-che-pasta-sei/, and found some good advice on the procedure that clarify to myself what i have to […]
carmen
giovedì, 5 aprile 2012 at 14:59ciao antonella, è da un po’ che ti seguo, e così mi son decisa a far la pasta madre…l’ho preparata l’altro ieri e fino a ieri non ho visto nulla di particolare, infatti pensavo non crescesse…ma oggi sono andata a vedere ed era piena di alveoli ed era bellissima! Oggi il primo rinfresco… speriamo cresca sempre meglio! grazie ancora per i tuoi consigli! :)
Rebecca
domenica, 26 febbraio 2012 at 22:00Ciao, ancora io…Anche oggi ho tentato di panificare con la PM integrale, ho fatto un plumcake con farina integrale+farina di kamut+ di saraceno, qualche uvetta e un po’ di zucchero di canna. il tutto molto bello, ma ancora acido dopo un mese buono di rinfreschi! Per me ok, ma quando credi riuscirò a presentare a mio marito un pane “normale” , senza acidità?
Valerio
giovedì, 23 febbraio 2012 at 10:03ciao scusami ma il barattolo in cui riponi il primo impasto per la preparazione della pasta madre oltre a coprirlo col canovaccio umido lo chiudi col coperchio ermetico? Grazie
Rebecca
lunedì, 20 febbraio 2012 at 12:42Ancora io. Finalmente la Poldina cresce, ma dopo un mese il pane é ancora piuttosto acido, secondo te può dipendere dal fatto che essendo partita da soli 100 gr di farina ho fatto i rinfreschi senza buttare la metà ma aggiungendo 100 ggr di farina e 50 di acqua ogni volta? Adesso ho circa 500 gr di PM e ho cominciato a regalarla in giro, in più ho ottenuto una Poldina2 rinfrescando con farina integral. in attesa di una tua opinione oggi rinfrescherò e mi farò forza x buttarne metà, vediamo se il risultato sarà migliore. Grazie
pappareale
martedì, 21 febbraio 2012 at 22:45Rebecca
sabato, 4 febbraio 2012 at 21:13Ciao. Ho tentato la produzione della mia PM da circa 10 gg, la mia Poldina é cresciuta la prima volta, ma ai successivi rinfreschi dopo 48 non ha + aumentato il suo volume anche se gli alveoli che si formano sono ogni volta + grandi e la Poldina puzza di acido. Devo buttare tutto? Tieni conto che a ogni rinfresco aggiungo un po’ di miele x vedere se va meglio… sono così demoralizzata…
pappareale
venerdì, 17 febbraio 2012 at 14:51Giulia
sabato, 4 febbraio 2012 at 16:17Ciao,
ti ringrazio molto per questa descrizione cosi’ ben dettagliata, e’ da tempo che cerco un procedimento chiaro per la pasta madre e finalmente l’ho trovato!!
Solo una domand: se ho ben capito, ogni volta che io volessi utilizzare la pasta madre per una ricetta devo sempre prelevare la quantita’ richiesta nella ricetta (per esempio 160 gr) e aggiungere lo stesso perso in farina e la meta’ in acqua buttando via la pasta che avanza. E poi come faccio per avere di nuovo della pasta madre? ne stacco un po’ dall’impasto che ho preparato?
Chiedo scusa se la mia domanda potrebbe sembrare banale o se non ho capito bene dal procedimento, ma sono alle prime armi e vorrei essere sicura. Ciao:))
pappareale
venerdì, 17 febbraio 2012 at 14:53chicca
lunedì, 30 gennaio 2012 at 21:18forse ho fatto una domanda stupida??…
chicca
venerdì, 27 gennaio 2012 at 22:54Ciao
inanzi tutto mi accodo anche io hai complimenti delle lettrici del tuo sito.
Ti volevo chiedere alcuni consigli su come si fa a congelare la pm…
Prima che trovassi questa pagina ho sempre rinfrescato con la 00 una sola volta ho provato con la 0 e mi faceva meno alveoli è normale?? quindi non l’ho più usata …
grazie ciao
pappareale
lunedì, 30 gennaio 2012 at 22:21Giorgia
martedì, 17 gennaio 2012 at 14:24Ciao e grazie per aver risposto in effetti mi è proprio difficile farti capire ma è colpa mia ;-) cmq Il rinfresco va fatto io ho capito che va fatto per mantenerlo e quindi conservarlo in frigo e questo per quanto innanzi tutto fino a una settimanda giusto? Il resto a quanto ho capito da te ora si butta e quindi per panificare quale si usa? Ora io ho il lievito in frigo rinfrescato questa mattina e lo scarto l’ho gettato, ma se devo fare il pane devo aspettare un’altra settimana? no vero? da quello che hai scritto ora devo rifare il rinfresco ora vero? Con una parte del rinfresco giusto? Perdonami spiegami ora grazie e cercherò ancora il tuo libro che fin’ora nn ho trovato ma credo che se nn capisco qui che è tutto così dettagliato nn so se il libro mi illuminerà. Ma lo voglio avereeee ciao e Complimenti davvero!!!!! ciao :-))))
Giorgia
sabato, 14 gennaio 2012 at 13:22Ciao Antonella ho fatto il lievito madre prima che vedessi questo tuo blog e ho fatto come hai fatto tu. Volevo però chiederti una cosa. Quando si panifica prendo una parte del lievito che ho messo da parte in frigo si rinfresca e si conserva quindi io siccome ho fatto la quantità di 100g e non 200g come te lo rinfresco e poi se devo fare il pane quale uso lo scarto oppure?? Visto che metto via sempre la stessa quantità. Non so se sono stata chiara ti ringrazio tanto se mi rispondi ciao e congratulazioni.
pappareale
domenica, 15 gennaio 2012 at 22:59workshop di panificazione con la pasta madre liquida | Il Pasto Nudo
venerdì, 23 dicembre 2011 at 18:57[…] passa (Lost in kitchen) Tutto sul lievito naturale (Sourdough.com) Il lievito naturale (Wapedia) Pasta madre: la genesi (Pappareale) Pasta madre: il rinfresco (Pappareale) il pane bianco (Pappareale) Pasta madre… […]
Donatella
sabato, 19 novembre 2011 at 16:46Ciao Antonella ieri ho comprato il tuo libro per approfondire l’argomento pasta madre e avere suggerimenti per altre ricette.. potresti scrivere un post sui tempi massimi di lievitazione? ad esempio per la pizza: se preparo il poolish la sera prima posso lasciarlo per 16/17 e poi emulsionarlo con il malto ecc ecc e poi lasciarla lievitare oltre le tre ore?
se dopo un rinfresco metto la pasta madre subito in frigo la posso usare il giorno dopo per preparare il pane senza fare un ulteriore rinfresco?
insomma, il mio problema è “incastare” la panificazione con i miei orari di lavoro e sapere i tempi massimi di lievitazione mi sarebbe utile:) grazie
Cristina
sabato, 12 novembre 2011 at 19:41Ciao Antonella, questa la genesi della mia pasta madre:
100 gr farina integrale di kamut
50 gr di acqua minerale naturale
starter bucce di mela
dopo 24 ore primo rinfresco eliminando le bucce. Non ci crederai ma dopo 12 ore già raddoppiata. Poichè mi dispiaceva gettare la metà dell’impasto ho provveduto a rinfrescarlo con manitoba e così di giorno in giorno quotidianamente. Il risultato è che entrambe hanno un profumo di spumante ma quella di solo kamut pur creando gli alveoli regolari non raddoppia più ed il sapore sembra quello del limone, mentre quella imbastardita che ora è bianchissima raddoppia in poche ore ed ha perso il sapore acido, pensa che ho già panificato anche se ci sono volute 28 ore di lievitazione. Sapore ottimo. E’ possibile? Eppure per entrami ho rispettato le stesse regole, in più la farina di kamut integrale l’ho acquistata da Naturasì mentra la manitoba al market.
Per il pane ho trovato una ricetta prima di imbattermi nel tuo blog :
400 gr di farina + 4 cucchiai di olio + 1 cucchiaino di malto + 110 gr di pasta madre + un cucchiaino di sale.
Prima tutti i liquidi e poi i solidi. Il sale per ultimo.
La pasta dopo l’ipasto l’ho sbattuta e piegata una sola volta. Messa subito in forma ed infornata dopo 28 ore.
Ripeto il risultato per essere una pasta madre di 12 gg è favoloso ma 28 ore non sono troppe? Chiariscimi i dubbi. Grazie continuerò a seguirti
pappareale
giovedì, 17 novembre 2011 at 18:06Ale
domenica, 9 ottobre 2011 at 12:30ciao, innanzitutto complimenti per il blog e la passione per il lievito madre! :-) io ho iniziato a fare il lievito con la tua ricetta e devo dire che dopo 3 tentativi con altre ricette, la tua è quella che è riuscita bene.. almeno per il momento. :-) mi trovo alla fase del rinfresco giornaliero. ho una domanda da porti: sono al secondo rinfresco giornaliero ma oggi non ho la possibilità di rinfrescarlo nuovamente. se lo rinfresco direttamente domani, ossia dopo 48 ore anzichè 24, si rovina?
grazie mille.
pappareale
martedì, 11 ottobre 2011 at 14:30anto
giovedì, 15 settembre 2011 at 14:25ne ho provate tante spero che riesca con la tua ricetta di pasta madre cmq grazie
Simone Massa
giovedì, 4 agosto 2011 at 13:14Salve volevo un informazione, ho un lievito naturale che rinfresco da 1 mese e volevo sapere perche dopo essere arrivato al massimo della lievitazione dopo un giorno si comincia ad abbassare. Grazie
pappareale
martedì, 9 agosto 2011 at 14:48Catia
martedì, 2 agosto 2011 at 21:39Cara Antonella, ormai faccio il pane regolarmente due volte la settimana, non viene sempre bene, mi resta sempre un po’ bassino, ma sto migliorando nella cottura. Ti volevo chiedere un ennesimo consiglio: mia madre, per problemi di salute, deve avere un’alimentazione aproteica, e così deve mangiare il pane che compra in farmacia (ma non è un gran che). Dato che in farmacia le forniscono anche una farina aproteica (a base di amido di frumento, fecola di patate, amido di mais ecc.) Ho provato a rinfrescare un po’ di lievito con questa farina e il lievito sembra crescere… ma quando poi ho provato a farci il pane l’impasto non ha una consistenza elastica, si spezza facilmente e poi non sembra lievitare affatto. Tu sai come potrei fare? Questa farina con li lievito di birra sembra funzionale bene, mia madre riesce a farsi delle pizze ed altre cose… che differenze ci sono tra i due tipi di lievitazione? Grazie
Catia
pappareale
martedì, 9 agosto 2011 at 14:58Catia
sabato, 16 luglio 2011 at 09:58Cara Antonella, finalmente sono due volte che provo a fare il pane…. come primo risultato non mi lamento. Solo mi serve un altro consiglio…. Ho due forni, uno elettrico ventilato (e non) più grande, e uno a gas più piccolino. La prima volta ho cotto il pane nel forno a gas, era buono, ma i tempi di cottura non sono corrisposti a quelli scritti sulla tua ricetta, la crosta del pane si è colorata abbastanza presto e avevo il dubbio che dentro non fosse ancora ben cotto, poi devo dire che non sembra essersi lievitato crescendo in altezza, ma piuttosto allargandosi sulla teglia. Il secondo tentativo l’ho fatto nel forno elettrico, ho acceso la ventilazione (forse non dovevo?)e anche questa volta il pane ha cominciato a colorarsi presto, il sapore è buono, specialmente appena sfornato, ma ho prodotto un pane che non definirei proprio “bianco”. Con questo chiaramente non demorderò ma mi piacerebbe avere un tuo consiglio sulla cottura e anche sul mantenimento del pane per far sì che non indurisca troppo presto ma che non mi diventi di gomma nella bustina (come mi è successo).
Ti volevo anche dire che ho usato la tua ricetta del panbrioche low fat, ma invece di fare una grande brioche l’ho divisa di 12 piccole briches che sono venute veramente molto buone, i miei ragazzi le hanno finite subito tra una merenda e una colazione. Grazie ancora, Catia
pappareale
lunedì, 18 luglio 2011 at 22:05sandra
sabato, 16 luglio 2011 at 07:11aggiornamento … secondo me “se n’è andata” ma già ieri mattina ho ricominciato con un altra… non demordo .. e devo dire che è bella gonfia.. (ma non voglio dirlo troppo infretta) domattina “vado” con il 1° rinfresco….saluti sandra