di che PASTA sei?
Vi presento la mia Pasta madre, che curo e strapazzo da 5 mesi :-)
Dopo la prima esperienza di panificazione fatta con Chiara & Co. il maggio scorso, e riportatami a casa il mio pezzetto di pasta madre, non ho più smesso di fare il pane!
A cadenza settimanale, prendo dal frigorifero il mio barattolo magico e impasto pani sempre diversi.
E’ un’esperienza meravigliosa!!
E’ bello innanzitutto vedere come il tuo lievito cresce e si moltiplica ad ogni rinfresco, poi affondare le mani nell’impasto e sentire che man mano si trasforma, diventa liscio, si gonfia e sentire infine il profumo di pane che si diffonde in tutta casa durante la cottura…..mmmmmmmm!
Sperando di avervi fatto venire la voglia di provare, ora passo a raccontarvi di come nasce e come cresce la pasta madre. Il mio contributo, non potrà essere ovviamente esaustivo, ma l’intento è quello di raccontarvi la mia esperienza. Inoltre, questo vuole essere anche un luogo di scambio e di confronto tra quanti siano interessati al tema.
Spero, insomma, di riuscire a diffondere nel mio piccolo la cultura del pane fattoincasa in un tempo in cui, per definizione, nessuno ha più tempo!
Eh sì, tempo ce ne vuole, ma ne vale veramente la pena e riuscirci è, come sempre, una questione di testa!!
PASTA MADRE – LA GENESI
200 gr di farina “0” | 100 gr di acqua tiepida | 1 cucchiaino di miele
Per prima cosa, devo dire che, quella che ci accingiamo a creare, è una pasta madre al 50% di idratazione, questo vuol dire che nella combinazione di farina e acqua, quest’ultima è presente nella misura del 50% rispetto al peso della farina.
Un’altra cosa importante da dire è che la farina riveste un ruolo fondamentale, per cui per favorire il processo di sviluppo dei batteri necessari alla formazione del lievito è preferibile utilizzare farina biologica e possibilmente macinata da non molto tempo. A tale scopo è preferibile acquistare la farina direttamente dal produttore se possibile, ciò non toglie che si raggiungano buoni risultati anche con la farina acquistata al supermercato. La qualità sarà diversa, ma vi renderete conto soltanto con la pratica che tali accorgimenti ad un certo punto saranno fondamentali. Per ora l’importante è cominciare!
1. Pesate 200 gr di farina “0” e metterla in una terrina, aggiungere 100 gr di acqua tiepida non calcarea (a questo proposito sarebbe meglio bollirla prima) e un cucchiaino di miele che aiuta la fermentazione. Con l’aiuto di una forchetta miscelare il composto, quando la farina avrà assorbito l’acqua impastare un pò con le mani e formare una palla.
2. Formare un taglio a croce sulla superficie e riporre in un vaso di vetro coperto con un canovaccio umido. Tenere il barattolo nella dispensa per 48 ore lontano da correnti d’aria e ad una temperatura compresa tra i 18 e i 25 gradi.
3. Trascorse le 48 ore potrete notare che la palla ha raddoppiato il suo volume, si è gonfiata e che si siano formati al suo interno degli alveoli irregolari. Buon segno, la pasta madre si sta formando!
4. Se sulla superficie si sarà formata una crosta, con un cucchiaio bisogna toglierla e buttarla via. A questo punto prendere 200 gr del composto (il resto si butta via) e metterlo in una terrina, aggiungere 100 gr di acqua tiepida e mescolare bene con una forchetta affinchè non ci siano grumi.
5. Aggiungere 200 gr di farina, mescolare prima con la forchetta e poi ancora un pò con le mani. Formare di nuovo una palla, fare sulla superficie un taglio a croce e riporre di nuovo nel barattolo (come descritto sopra) che nel frattempo avrete accuratamente lavato. Coprire con un tovagliolo umido e riporre in dispensa per altre 48 ore.
6. Noterete come con il trascorrere delle ore la pasta madre raddoppi il suo volume, ciò è una bella soddisfazione perchè vuol dire che tutto sta procedendo per il verso giusto e che all’interno del barattolo si stanno formando tutti i batteri buoni che renderanno il nostro lievito attivo. Ma occorre aver pazienza e non avere fretta.
7. Prendete la pasta madre, e se sulla superficie si è formata una crosta, toglierla con un cucchiaio, poi ne pesate 200 gr (il resto si butta via), aggiungete 100 gr di acqua tiepida e 200 gr di farina “0” e ripetere le operazioni descritte ai punti 5 e 6! In pratica rimaniamo sempre con 200 gr di pasta madre alla quale aggiungiamo lo stesso peso di farina (200gr) e la metà del peso di acqua (100 gr). Se non facessimo così ci ritroveremmo a un certo punto ad avere chili e chili di pasta madre e saremmo costretti ad abbandonare la nostra cucina :-)
8. Dalla volta precedente, anche se all’apparenza vi sembra non sia successo niente di importante, potrete notare che la pasta madre comincia a presentare degli alveoli più grandi, ma non è ancora matura . Ve ne accorgete anche dal fatto che è ancora molto appiccicosa e abbastanza liquida.
La pasta madre è da considerarsi matura quando raddoppia il suo volume in 3-4 ore e questo livello si raggiunge dopo un paio di mesi, infatti più la pasta madre è vecchia e più è buona.
9. Ma torniamo a noi! Adesso si procede per altre 7 volte a fare il rinfresco della pasta madre come descritto al punto 7 con una cadenza questa volta giornaliera. Ovvero ogni giorno prelevare dal vostro barattolo 200 gr di pasta madre, aggiungete 100 gr di acqua tiepida e 200 gr di farina “0”, mescolare il tutto, formare la palla, fare un taglio a croce sulla superficie, riporre in un barattolo di vetro, coprire con panno umido, riporre in dispensa…..! Dopodichè la pasta madre potrà essere conservata in frigorifero e dovrà essere rinfrescata almeno 1 volta a settimana.
Con il passare del tempo vi renderete conto che la vostra pasta madre si rafforzerà, diventerà più elastica e l’alveolatura si presenterà più regolare (vedi foto), inoltre il profumo vi dovrebbe ricordare quello dello champagne.
Bene quando capite di essere arrivati a questo risultato si può cominciare a mettere le mani in pasta!!!!!
Ovviamente rimango a disposizione per rispondere alle vostre domande :-)
SOURDOUGH – THE GENESIS
200 gr of flour “0” | 100 gr warm water | 1 teaspoon of honey
First, I must say that what we are going to create is a Sourdough to 50% hydration, which means that in the combination of flour and water, this last one is equivalent to 50% by weight of flour.
Another important thing to say is that the flour plays a key role, so to facilitate the process of development of bacteria necessary for the formation of yeast is preferable to use organic flour milled not much time before. For this purpose it is better to buy the flour directly from the manufacturer if possible, this does not mean that we Achieve good results even with the flour bought at the supermarket. The quality will be different, but you will realize by practices that ingredients are very very important. But now let’s go!
1. Take 200 grams of flour “0” and put it in a bowl, add 100 grams of warm water non-calcareous (in this regard would be better to boil first) and a teaspoon of honey (it helps the fermentation) . With the help of a fork mix the compound, when the flour has absorbed the water knead a bit with your hands and form a ball.
2. Cut a cross on the surface and place the ball into a glass jar covered with a damp cloth. Keep the jar in the pantry for 48 hours away from drafts and at a temperature between 18 and 25 degrees.
3. After 48 hours you will notice that the ball has doubled its volume was inflated and that are formed inside the irregular bubbles. Good thing, The Sourdough is forming!
4. If on the surface will have formed a crust with a spoon must take off and throw it away. Then take 200 grams of the compound (the rest is thrown away) and put it in a bowl, add 100g of warm water and stir well with a fork untill there are no lumps.
5. Add 200 grams of flour “0”, stirring with a fork first and then again a bit with your hands. Form a ball again, cut on the surface a cross and put again into the jar (as described above) that in the meantime you have thoroughly washed. Cover with a damp cloth and store in the pantry for another 48 hours.
6. You will notice that with the passing of the hours the sourdough doubled in volume, this is a great satisfaction Because it means that everything is going the right way and that inside the jar are forming all the good bacteria that makes active our yeast. But we must have patience and do not want to go fast.
7. Take the sourdough, and if the surface has formed a crust, remove with a spoon, then take 200 grams (the rest is thrown away), add 100 grams of warm water and 200 grams of flour “0” and repeat the steps described in paragraphs 5 and 6! In practice we are always with 200 grams of sourdough to which we add the same weight of flour (200g) and half the weight of water (100 g). If we do not do so we would at some point to have pounds and pounds of sourdough and we would be forced to abandon our kitchen:-)
8. From the previous time, apparently nothing happened, but you may notice that the sourdough begins to present bigger bubbles, but is not yet mature. You can undertad it by the fact that it is still very sticky and quite liquid.
Sourdough is mature when doubled in volume in 3-4 hours and this level is reached after a couple of months, Because most sourdough is old and most are good.
9. But back to us! Now we make the refresh at sourdough as described in paragraph 7, for 7 times, once a day. Take always 200 gr of sourdough, add 100 grams of warm water and 200 grams of flour “0”, mix it all, form the ball, cut a cross on the surface, place into a glass jar, cover with damp cloth, store in the pantry …..! After this, sourdough should be stored in refrigerator, but you must refresh it at least one time per week.
Over time you realize that your sourdough will become more elastic, with large bubbles (see photo), the smell should you also remember that of champagne.
Well, when you realize you have reached this result you can begin to put the hands in dough !!!!!
Obviously I’m available for your questions :-)
sandra
giovedì, 14 luglio 2011 at 21:09Grazie di cuore della tua risposta velocissima.. ho rinfrescato ieri sera e stamattina era sempre piatta..sono tornata dal lavoro e sono corsa da “lei” ed era piatta…(che tristezza!!!) l’ho rinfrescata stasera.. e vediamo come si presenta domattina.. l’ho messa vicina a della frutta…ti faccio sapere un abbraccio
Sandra
sandra
mercoledì, 13 luglio 2011 at 18:26ciao Antonella ho scoperto da pochissimo (ore…) il tuo blog… bellissimo..interessante…e mill complimenti ancora ..dopo molto pensare mi sono finalmente decisa a fare la p.m.oggi è il 4° giorno l’ho rinfrescata stamattina (ora lo faccio ogni 24 ore, sbaglio?) e ..ieri era bella gonfia..oggi un “piatto” aiutoo.. che faccio rinfresco domattina e vedo come va? ho cambiato recipiente, di vetro con coperchio.. prima ciotola ma con pellicola… sarà quello.. grazie dei tuoi preziosi consigli sandra
pappareale
mercoledì, 13 luglio 2011 at 23:49@rita
giovedì, 7 luglio 2011 at 20:45ciao!!!! carissima…avevi ragione..il mio lievito e’ una meraviglia…..ha ancora bisogno di rinfreschi….ma c’e lo fatta…grazie mille….poi ti diro’, alla riuscita del mio primo pane…….un grosso bacione….
Catia
mercoledì, 22 giugno 2011 at 22:54Ciao Antonella, grazie dei preziosi consigli, ho continuato con i rinfreschi giornalieri per una settimana e stasera ho messo per la prima volta la pm in frigorifero.
Devo dirti che la pasta ha una consistenza sempre maggiore. Ora, una volta cresciuta non ha più la consistenza quasi sciolta di prima, è più gonfia, sembra montata, piena di alveoli. Ora la rinfrescherò una volta alla settimana… ma quando sarà sufficientemente matura e potrò iniziare a fare qualche esperimento di panificazione?
Grazie ancora e… appena sfornerò qualcosa di buono te lo farò sapere immediatamente.
pappareale
sabato, 25 giugno 2011 at 17:00@rita
lunedì, 20 giugno 2011 at 13:22ciao!!! si l’ho trovato il tuo libro….veramente bello….tante belle ricette molto semplici…..guarda devo dire che il tuo lievito…lo sto’ faccendo……sta’ venendo molto bene…..ma ancora sto’ zitta….zitta…..te lo dico una volta che stara’ in frigo……ma sono molto fiduciosa….una domanda stupida….ma x me e importante…..ma e’ vero quando noi donne abbiamo le mestruazioni…le cose che si fanno vanno molto male…sopratutto chi prepara le conserve….secondo te…e vero???? anche la pasta madre ne risente….te lo dico…perche’ tu hai piu’ esperienza in questo settore e dunque sai se e vera questa cosa….e pensa mi ricoedo che mia mamma non mi faceva toccare le piante….sara’ vero?????? booooooo!!!!! tra 15 giorni ti diro’ il mio bambino cresce …..un grosso bacione….
@rita
domenica, 19 giugno 2011 at 21:03ciao!!!! anch’io sto’ provado a fare pm…….ne ho fatte diverse….ma sempre deludenti…..questa mi sta’ dando soddisfazzioni….ma non dico niente x adesso…..ma voglio sapere una cosa….ma hai scritto il libro….posso sapere come e intitolato…cosi vado ad ordinare dal libraio…..comunque mi piace tanto la tua pagina…..alt!!!! un altra cosa….tu puoi mandare il tuo lievito???.mi fai sapere come si fa’ x ordinare??? un grosso bacione…….:O)
pappareale
domenica, 19 giugno 2011 at 22:18Catia
martedì, 14 giugno 2011 at 22:41Ciao Antonella, sto continuando con i rinfreschi e penso che stia procedendo bene. Ho notato una cosa, la pm sembra crescere bene le prime 24/36 ore, molto più del doppio della sua dimensione originale, ma poi quando, passate le 48 ore mi appresto a fare il rinfresco la pasta è riscesa, me ne sono accorta perchè il vaso di vetro rimane sporco per almeno 3/4 centimetri al di sopra del bordo della pm. E’ sempre molto morbida quando la riprendo e non fa la crosta sulla superficie. Mi è venuto un dubbio: devo comunque aspettare le 48 ore dal rinfresco precedente o la devo rinfrescare prima che comincia ad abbassarsi? In ogni caso sono molto entusiasta del mio piccolo esserino che comincia ad avere un suo leggero “odorino”, ti ringrazio moltissimo e ti faccio i migliori complimenti per questo bellisimo blog. Lo trovo interessantissimo e molto stimolante. Ti vorrei chiedere un’altra cortesia. A proposito di lievitazione, mi piacerebbe trovare una “buona” ricetta per i cornetti (ma come quelli del bar), e quella per delle briosche che a Roma si chiamano “Maritozzi” e si trovano normalmente tagliati come un panino e riempiti di panna montata. Ho provato a farmi dare le ricette da delle zie che sanno farli, ma sembrano gelose della loro abilità, rispondono sempre “che ci vuole, ci metti un po’ di questo, un po’ di quello, e io provo e butto. Devo dire che cercando cercando in internet si trova di tutto ma fallendo più volte nella realizzazione di prova ho buttato via parecchi ingredienti. E alla fine ci si scoraggia. Tu hai mai realizzato questi dolci, puoi aiutarmi? Grazie
pappareale
lunedì, 20 giugno 2011 at 22:20Catia
venerdì, 10 giugno 2011 at 13:03Ciao Antonella, è con grande gioia che oggi, al rientro dal lavoro, ho scoperto che finalmente la mia piccola pallina di pm dopo essersi un po’ sciolta stanotte (tanto che stamattina ero piuttosto sfiduciata) è più che raddoppiata.
E’ un enorme soddisfazione, io continuo con i rinfreschi ogni 48 ore e ti faccio sapere mano a mano come va.
Grazie
pappareale
domenica, 12 giugno 2011 at 10:01Catia
giovedì, 9 giugno 2011 at 22:43Cara Antonella, ho avuto il tuo sito web da una mia conoscente che ho casualmente scoperto amante delle lievitazioni come me. Avevo provato altre due volte a fare la pm sia con il miele che con lo yogurt ma con pessimi risultati. Due sere fa non ho resistito e, comprata una nuova farina “0” biologica, mi sono cimentata in questa avventura. Dopo le prime 48 ore anzichè cresciuta la pm mi sembrava un po’ sciolta. Stasera l’ho recuperata dal barattolo e non aveva fatto la crosta, ma aveva una consistenza piuttosto collosa. Non so se ho sbagliato, forse dovrò buttare tutto e ricominciare ma per stasera ho preferito provare a fare il primo rinfresco con una parte di pm, 1/2 di acqua e 1 parte di farina “0”. Appena fatta è venuta una bella pallina che ho rimesso nel barattolo ma ora, dopo circa tre ore ha di nuovo un aspetto un po’ sciolto e senza alveoli. Devo insistere o ricominciare? E soprattutto dove ho sbagliato?
Grazie infinite
Catia
teresa
lunedì, 2 maggio 2011 at 14:45Ciao Antonella
ti ringrazio di cuore per il dono che mi hai fatto.Ho provveduto subito ad utilizzarla Ho fatto il pane di semola.Ottima riuscita .La pagnotta è finita in giornata. La mia linea è a rischio!!!!!!!!questo fine settimana vorrei provare a fare i crossaint .ti farò sapere. Grazie per i link ho ordinato la refrattaria e la pala
pappareale
martedì, 3 maggio 2011 at 14:14anna bruna
lunedì, 25 aprile 2011 at 13:43“ecceziunale,veramente”
Ho già fatto il pane con la pm, – nata il 5/4/2011 -ed è buono,buono,buono. A Lei un “bravissssima”
Domanda:sommando il peso degli ingredienti per es. Pane cafone a pag.48 del libro si ottiene il peso che avrà la pagnotta (circa 1,1kg)DUNQUE non c’è crescita in peso ma volume.
Infatti nei rinfreschi 150+75+150=375gr – peso che avrà la pm dopo i due tre giorni di lievitazione in frigo (volume +che raddoppiato. Continuo a seguirla,complimenti!!!
pappareale
martedì, 3 maggio 2011 at 14:22teresa
lunedì, 18 aprile 2011 at 19:31sono veramente felice!!! Ti posso scrivere su antonella@pappareale.net?????? cosi di invio il mio numero di tel e il mio cell e ci accordiamo..un bacio a presto
pappareale
lunedì, 18 aprile 2011 at 20:42teresa
venerdì, 15 aprile 2011 at 18:48ciao Antonella, vivo a Bologna ormai da 6 anni. Grazie sei molto gentile sarei molto onorata a poter adottare un po della tua PM.Un abbraccio
pappareale
domenica, 17 aprile 2011 at 21:58teresa
giovedì, 14 aprile 2011 at 16:44Ciao Antonella , si vivo a Bologna ormai da 5 anni .Mi farebbe molto piacere conoscerti ,anche se so che in questo periodo sei presa da biberon e pannolini.Ti ho inviato una mail ma sono certa che tu non abbia avuto il tempo e le energie per leggerla .
teresa
lunedì, 11 aprile 2011 at 19:26Ciao Antonella,ho comprato il tuo libro è l’ho divorato tutto. Volevo però porti un quesito: a pag 31 nello schema ti ricavi da un impasto con pasta madre un impasto senza pasta madre.Ho creato il file e fin qui va tutto bene i conti tornano.Il problema sorge quando voglio convertire una ricetta senza pasta madre con la pasta madre. I conti non mi tornano.Non riesco a metter su un file che riesca a farlo.
Secondo quesito: da diverso tempo sto cercando di creare la mia PM ma non riesco al terzo giorno fallisce tutto diventa viscida , lucida .Sono disposta ad adottare un po della tua :-)
pappareale
mercoledì, 13 aprile 2011 at 21:30Anna
martedì, 5 aprile 2011 at 14:28Ciao Antonella….leggendo e rileggendo questo post mi sono molto incuriosita. Ero un pò titubante, avevo paura di non essere in grado…alla fine mi sono decisa, ed eccomi qui! La pasta madre è nata, domani farò l’ultimo dei 7 rinfreschi giornalieri e poi posso finalmente provare ad utilizzarla. Con cosa si può iniziare? si accettano suggerimenti.
Grazie,
Anna
Rita
mercoledì, 26 gennaio 2011 at 10:06Ciao Antonella, ho acquistato il tuo bellissimo libro a pasta madre matura, me la sto curando da un mese e mezzo e mi prende come avere in casa un bambino! E’ una delle cose più gratificanti a livello culinario che si possano fare! Ho sperimentato la tua pizza e devo dire che è una ricetta fantastica, non mangerei altro, ma ti volevo chiedere questo: se volessi provare a fare una pizza alta ma comunque fragrante, croccante, che consigli mi puoi dare?
grazie mille!
Rita
pappareale
giovedì, 27 gennaio 2011 at 11:23Micaela
domenica, 26 dicembre 2010 at 15:01Ciao Antonella,
finalmente ho risolto il “problema acqua” nell’impasto del mio pane e in effetti ora, dopo varie panificazioni, ne risulta un pane morbido, equilibrato e con tanti alveoli.
Invece ho provato un paio di volte la pizza e il risultato non mi ha dato la soddisfazione che aspettavo. E’ tutto perfetto ma il sapore rimane ancora un pò “casalingo”..è per caso dovuto al fatto che non ho messo il malto?
In compenso la focaccia mi viene benissimo!
Aprofitto dell’occasione per farti gli auguri di buone feste.
A presto
Micaela
mira
sabato, 11 dicembre 2010 at 20:58Rieccomi…
La mia pasta madre ha solo una settimana, ma ieri sera ho fatto il primo esperimento. Ho impastato il primo pane, l’ho lasciato lievitare una notte. So che ancora la pasta madre non è matura, raddoppia si di volume ma non in 3-4 ore. Quindi so che quanto a lievitazione il pane migliorerà, quello che mi preoccupa è il sapore acido. Stasera ho fatto anche la pizza, mangiabile si, ma il sapore acido si sente.
Cambierà o si sentirà sempre in tutte le preparazioni?
Mira
pappareale
martedì, 21 dicembre 2010 at 16:58mira
giovedì, 9 dicembre 2010 at 21:35Grazie Antonella,
tutto sembra procedere bene…
Ieri sera non ho rinfrescato perché volevo vedere e sentire un po’ più di movimento nella pasta.
E infatti stasera c’erano anche i filamenti, però era più collosa… se l’avessi trascurata un altro po’ magari l’avrei persa di già…
Credo che in quest’arte si debba andare anche un po’ a naso, perchè le regole generali, per quanto preziose sono condizionate da tantissime variabili.
La prima sera mi è venuto in mente di mettere oltre alla frutta vicino alla pasta un mezzo bicchiere di vino novello: pensavo che sarebbe diventato aceto, volevo toglierlo per evitare danni, invece già il giorno dopo profumava di dolce, fino a che ha ripreso a fermentare pure lui e fa compagnia alla sua sposa. Io penso stiano bene insieme, vedremo.
Ho letto sul blog che consigli di non mettere l’olio perchè rallenta un po’, ma l’ho letto dopo che già l’avevo messo. E’ che avevo un olio proprio buono, direi ottimo, che mi sembrava fatto apposta. Magari le altre condizioni (calore, mancanza di umidità…) hanno compensato e tutto poi si è avviato comunque.
Ora appena torno a casa la prima cosa che faccio è controllare come sta…
Appena possibile, e prima dei 30 chili di pane, farò qualche esperimento, intanto la guardo.
Ma se dovesse raddoppiare in 3 ore prima di tutti i rinfreschi normalmente previsti significa che è già matura? E quando sarà matura, in estate, oltre i 30 gradi, dovrò per forza tenerla in frigo e rinfrescare una volta a settimana per evitare che mi diventi acida e collosa in poco tempo? Oppure rinfrescando ogni giorno potrà stare anche fuori dal frigo?
Prevedo che ingrasseremo tutti come maialini a via di pizze, cornetti, panbrioche, zeppole e pani farciti.
Grazie ancora,
Mira
mira
martedì, 7 dicembre 2010 at 20:56Gentilissima Antonella,
ieri sera sono scadute le prime 48 ore…
il risultato non era entusiasmante per cui non ho risposto subito, sicura che la situazione sarebbe migliorata. Ho rinfrescato e stasera va meglio. Si vedono alcuni “vuoti” e bollicine…
Quanto ai 25-30 chili di pane… quando la mia pasta sarà matura penso di rinfrescarla senza eliminarne fino a raggiungere 6-7 chili, aumentando gradualmente le dimensioni dei recipienti…
Quando arriverò a questa quantità impasterò altri 12 chili di farina e lascerò lievitare 8 ore circa (?) prima di formare i pani.
Dopo ricomincerò con l’escalation dei recipienti in giro per la casa per la panificazione successiva…
Immagino di aver scritto tante astrusità, fammi sapere che cosa assolutamente non posso fare.
Ti chiediamo tutti a ripetizione le stesse cose…
A parte questa dei 30 chili di pane…
La pazienza delle tue risposte è frutto di pura passione.
Buona serata.
Mira
pappareale
martedì, 7 dicembre 2010 at 22:53mira
domenica, 5 dicembre 2010 at 15:32Grazie, non mi aspettavo una risposta così veloce…
Ora ti spiego da dove nasce la mia curiosità.
Io vivo in Calabria, e qui è ancora abbastanza frequente fare il pane in casa col forno a legna.
Ricordo quando mi alzavo all’alba insieme a mia nonna per farlo, ora lo fa mia madre, qualche volta ci ho provato io. Ma con il lievito di birra. Mio marito ricorda anche che una volta i nonni usavano al posto del lievito il panetto lasciato dalla precedente lievitazione, che dovrebbe comunque essere la pasta madre… Ma ci ha provato e la lievitazione non è stata buona…
Qui si tratta di impastare almeno 25-30 chili di farina per fare anche il pane biscottato…
Stasera leggerò le altre tue indicazioni, per cercare di scoprire il segreto delle nonne che non ci sono più…
Grazie ancora.
Mira
pappareale
martedì, 7 dicembre 2010 at 17:46Micaela
sabato, 4 dicembre 2010 at 23:54Ciao Antonella,
pensa che volevo anche raggiugerti a Bologna per la presentazione, ma a causa degli impegni di lavoro non sono riuscita a venire.
In compenso, oggi curiosando in Feltrinelli, quella nuova della Stazione Centrale a Milano, ho trovato e comprato il tuo utilissimo libro…
Tornando al pane, cercherò di fare ciò che dici per poi farti sapere cosa succede…
Per quanto riguarda le farine io di solito uso la”O” manitoba al 100% oppure mischiata con 30-40% di semola di grano duro.
Mi sorge invece però il dubbio atroce di aver man mano ridotto la quantità di acqua durante le ultime panificazioni…tant’è che ultimamente la pasta risultava meno elastica e più faticosa da manipolare. A tuo avviso, potrebbe essere stato questo il problema?
Grazie ancora e a presto.
Micaela
pappareale
domenica, 5 dicembre 2010 at 00:34mira
sabato, 4 dicembre 2010 at 22:30Stasera ci ho provato anch’io…
Avrei dovuto iniziare prima, mi sarebbe piaciuto avere una buona pasta madre per il panettone.
Un paio di domande:
– quando la pasta madre sarà matura, in che proporzione deve essere presente nell’impasto? In pratica con un chilo di p.m. quanta farina posso aggiungere?
– Tempo di lievitazione dell’impasto?
Visto che ho un forno a legna molto grande non so se il sistema è praticabile… esiste qualche soluzione?
Grazie
pappareale
domenica, 5 dicembre 2010 at 00:47Micaela
venerdì, 3 dicembre 2010 at 14:39Ciao Antonella,
innanzi tutto complimenti per il sito, grazie ai tuoi preziosi insegnamenti da tre mesi faccio il pane in casa con risultati più che discreti.
Volevo però, se possibile, porti una domandina.
La mia pasta madre ha dei bellissimi alveoli, tuttavia la mollica del pane che ne derivo rimane piuttosto compatta…solo una volta mi è venuta con degli alveoli grandi e identici al pane delle panetterie, non riesco però a capire cosa ho fatto di diverso per ottenerli.
Io solitamente impasto per 15 minuti, faccio riposare per tre ore, dopo di chè faccio la piegatura e la lascio risposare 1-2 ore e infine do la forma e lascio il pane riposare per altre 3 ore.
Grazie per la disponibilità se vorrai rispondermi.
Micaela
pappareale
venerdì, 3 dicembre 2010 at 17:19esaurita306
giovedì, 20 maggio 2010 at 16:44ah dimenticavo, è più viva che mai, anche se giovane!!!
pappareale
lunedì, 24 maggio 2010 at 11:05esaurita306
giovedì, 20 maggio 2010 at 16:43Ciao Pappa Reale!!!
Non smetterò mai di ringraziarti!!! Da tempo giravo e rigiravo su forum vari sul web, per capire il metodo di fare la pasta madre, e ti posso giurare che non ho trovato uno che spiegasse in modo così chiaro da spingermi a intraprendere questa avventura. Finchè non mi sono inbattuta un mese fa nel tuo blog, e allora mi sono sentita stimolata a creare la mia pasta madre!!! E ce l’ho fatta!!! Grazie di vero cuore, fossero tutti chiari sintetici come te!!!
Gigliola
domenica, 25 aprile 2010 at 17:48carissima Antonella eccomi di nuovo! Ci sono riuscita!! Un pane davvero spettacolare…e il sapore…super!!
Stavolta ho seguito alla lettera il tuo consiglio, ho usato le sante manine e non la mdp.
Hai ragione, in effetti a mano l’impasto assorbe perfettamente tutta l’acqua prevista,non mi sono pesati neanche i 20 min.di lavorazione..tutto alla perfezione, 8 ore di lievitazione e cottura.
Che dire, uno spettacolo davvero. I miei figli si sono già fatti avanti con il barattolo di nutella in mano per la prova sofficità…voto 10 e lode…
Sono proprio contenta di questo lievito, lo curo con amore come un pargolo, rinfresco ogni 3 giorni e il sapore del pane non è per niente acido, anzi.
Grazie infinite per i tuoi consigli, sei stata davvero preziosa…a presto
pappareale
martedì, 27 aprile 2010 at 08:16Gigliola
martedì, 13 aprile 2010 at 13:47ciao Antonella, ho provato a fare il pane domenica mattina, ma credo che 350 gr di acqua fossero troppi per la mia farina…ho usato una normale farina 0.
Per comodità l’ho impastata nella macchina del pane facendo tutte le lievitazioni previste…ebbene, fino all’ultima lievitazione era fantastico, toccava il bordo della macchina, quando l’ho fatto cuocere, sempre nella mdp, si è afflosciato con evidente ristagno di liquido sulla superficie. Pazienza, ho voluto sperimentare la pm nella mdp ma ho capito che devo essere più scrupolosa e seguire alla lettera il tuo metodo!!! comunque sono soddisfatta di questa pm e non credo che rinuncerò a ritentare con la panificazione ( a mano stavolta ). Alla prossima,ciao e grazie…
pappareale
martedì, 13 aprile 2010 at 16:45Gigliola
sabato, 10 aprile 2010 at 13:38ciao Antonella, bene sono al 10° rinfresco. Ora se domani mattina volessi panificare, correggimi se sbaglio, prendo 200 gr di pasta madre e la rinfresco stasera per fare il pane domani, e la restante pasta la rinfresco e la metto in frigo per l’utilizzo successivo. Una cosa però, la metto in frigo subito dopo rinfrescata o devo aspettare 3 – 4 ore che lieviti? grazie per la pazienza, la mia pm è strepitosa, è lievitata benissimo ed ha una bella alveolatura e profuma proprio di champagne!!! non vedo l’ora di iniziare ad usarla. grazie mille e ciao
pappareale
lunedì, 12 aprile 2010 at 12:41Maria
sabato, 10 aprile 2010 at 08:09ciao Antonella,
tutto ok non ho mollato mi è successo solo quel giorno.
Nel frattempo ho fatto gia il pane due volte e il panbrioche e la mia famiglia è contenta.
Ciao e grazie di tutto.
Maria
P.S.: Approposito ho anche dato la pasta madre a due amiche che ne sono entusiaste.
Maria
giovedì, 1 aprile 2010 at 22:09ciao Antonella,
mi è successa una cosa strana.
Al primo rinfresco colata lavica come Gigliola invece la secondo rinfresco ha lievitato pochissimo anche se le bolle c’erano. Io oggi ho rinfrescato comunque ma che devo fare continuo o no. Ho sbagliato? Se ho sbagliato dove ho sbagliato?
Come al solito ti ringrazio
Maria
pappareale
venerdì, 9 aprile 2010 at 08:25Gigliola
mercoledì, 31 marzo 2010 at 13:16ciao, ho iniziato la coltura della pasta madre, ieri sera ho fatto il secondo rinfresco e oggi a pranzo ho trovato letteralmente una ” colata lavica”!!!!Mi pare già molto energica e con una grossa alveolatura,devo farli lo stesso tutti gli altri otto rinfreschi prima di utilizzarla?
pappareale
mercoledì, 31 marzo 2010 at 13:42Maria
lunedì, 29 marzo 2010 at 12:01rieccomi quà,
ti scrivo per manifestare l’entusiasmo che ho per questo esperimento ieri sera ho fatto il mio primo rinfrasco e che dire a questo ha lievitato tantissimo che BELLO! non mi sembra vero.
Scusami un’altra domanda dopo i sette rinfreschi di un giorno si può usare per panificare giusto? Anche se la sua maturazione effettiva ci vuole circa un mese un mese e mezzo. Quello che ti volevo chiedere con le prime panificazioni quale sono le caratteristiche che mancano al pane?
TI ringrazio per la paziensa
Ciao Maria
pappareale
lunedì, 29 marzo 2010 at 14:10Maria
domenica, 28 marzo 2010 at 12:10ciao Antonella,
mi sono dimenticata di chiederti una cosa il pane che si fa con il lievito madre che sapore ha? ti faccio questa domanda perchè mi ricordo che diversi hanni fa ho mangiato un pane a casa di una mia amica siciliana che la mamma faceva il pane con il lievito madre e il sapore rimaneva acidulo.
Invece il pane che compro nei negozi biologici fatto con il lievito madre non risultano così, come mai ? sai darmi una spiegazione?
Ti ringrazio ciao
Maria
pappareale
lunedì, 29 marzo 2010 at 09:43Maria
venerdì, 26 marzo 2010 at 21:44Ciao Antonella,
bellissimo il tuo sito, complimenti.
Per la ricetta della pasta madre che dire, fatto bene chiaro ancora complimenti.
Io sono anni che ho il desiderio di fare il pane con la pasta madre ma non mi sono mai azzardata perchè quelle persone che conosco e che ci hanno provato il risultato è stato un disastro.
Ora però leggendo la tua scuola forse ho capito il perchè, e cioè in tutti i libri o siti che ho visto fino ad oggi facevano solo due rinfreschi invece ho visto che tu fai altri sette rinfreschi giornalieri.
Ora ti saluto, oggi pomeriggio ho iniziato a fare la pasta madre speriamo bene .
Ciao e a presto
Maria
Barlafuzzy
sabato, 6 marzo 2010 at 08:48Ciao Antonella,
a breve inizierò anch’io a “coltivare” la mia pasta madre.
Ti bombardo subito con una bella sequenza di domande, perdonami sa alcune ti sembreranno stupide…
È indispensabile partire con una farina e proseguire nel rinfresco sempre con la stessa o si può di volta in volta variare qualità?
Ha senso partire con un mix di farina “0” arricchita con quella integrale o è meglio un unico tipo per volta?
Noto che usi dei barattoli da conserva, durante la maturazione della PM oltre a coprire col canovaccio chiudi anche i tappi o li lasci aperti?
Purtroppo girando per lavoro devo aspettare il momento propizio per cominciare l’avventura della PM, appena partirò sarai la prima a saperlo.
Complimenti per il blog, davvero un gran bel lavoro divulgativo.
A presto.
pappareale
sabato, 6 marzo 2010 at 14:56cristina basso
venerdì, 8 gennaio 2010 at 19:58Sei bravissima complimenti proverò anch’io la pasta madre dopo tanti tetativi spero di riuscirci.Ciao grazie Cristina da napoli
LizzyMoon
giovedì, 24 dicembre 2009 at 14:37Ciao Anto, stamattina è scattata l’ora X ho fatto di nuovo la P.M. speriamo che sia la volta buona…l’ho messa a riposo nella credenza e speriamo che tra 2 giorni sia cresciuta! Incrociamo le dita… intanto, spero non ti dispiaccia, ho aggiunto l’indirizzo del tuo sito sul mio blog. ciao a presto!
pappareale
venerdì, 25 dicembre 2009 at 12:27LizzyMoon
mercoledì, 23 dicembre 2009 at 10:30Grazie Anto! Vedo se riesco a misurare la temperatura della stanza… Nel frattempo volevo chiederti se posso usare la Manitoba per iniziare la pm xche’ momentaneamente e’ l’unica farina 0 che ho.. Altrimenti la classica 00 , ma da quello che ho letto in giro e’ piu’ debole dell’altra… Consigli? Grazie per la pazienza! Ti faccio sapere come va’…^^
pappareale
mercoledì, 23 dicembre 2009 at 10:35LizzyMoon
martedì, 22 dicembre 2009 at 21:51Ciao Antonella,
volevo farti innanzitutto i complimenti per il tuo post sulla pasta madre, erano giorni che cercavo una ricetta chiara correlata di foto che spiegasse passo, passo come crearla… e finalmente ho trovato il tuo sito! Così posso fare un nuovo tentativo…(perchè ahimé, prima di trovarti il primo è andato male…la mia prima PM è morta :( ).
Ma ora seguendo le tue indicazioni, sono sicura che ci riuscirò. Ti chiedo però un consiglio: casa mia è piuttosto fredda e secondo me il 1° tentativo è fallito per la bassa temperatura nonostante i caloriferi… come posso fare? Magari la metto dentro il forno tiepido? però di sicuro non posso tenere il forno acceso per una settimana… aiuto!!! grazie 1000 un bacione. Lizzy
pappareale
mercoledì, 23 dicembre 2009 at 09:45Giorgia
giovedì, 10 dicembre 2009 at 17:51Ciao Antonella,
da parecchio tempo tentavodi dar vita alla mia pasta madre e ora pare ci stia riuscendo…dico pare perchè sono alla fase dei 7 rinfreshi e quindi non canto ancora vittoria !!! Tra un po’ postero’ le foto del mio capolavoro e ti faro’ sapere. Ma quanto devo ancora aspettare per poter realizzare un buon pane? Il pane fatto con la pm è di piu’ difficile digestione e quindi gonfia il pancino?
Ciao, grazie e a presto
Giorgia
pappareale
venerdì, 11 dicembre 2009 at 16:11Max
mercoledì, 9 dicembre 2009 at 15:11Ciao Antonella,
sono venuto a sapere di questo blog da amici comuni e, avendo almeno una passione in comune (la cucina), ho iniziato a sfogliarlo e… SOPRESA! il primo argomento è la pasta madre! E’ parecchio che ho intenzione di iniziare e procederò anch’io a farla con farina integrale! Ti farò sapere con quali risultati…
pappareale
mercoledì, 9 dicembre 2009 at 17:07La pasta madre | Il Pasto Nudo
martedì, 1 dicembre 2009 at 15:45[…] passa (lost in kitchen) Tutto sul lievito naturale (sourdough.com) Il lievito naturale (wapedia) Pasta madre: la genesi (pappareale) SHARETHIS.addEntry({ title: “La pasta madre”, url: […]
» Facciamo il pane con la pasta madre | PAPPA-REALE.NET
lunedì, 30 novembre 2009 at 11:19[…] di realizzare un video per far conoscere il modo con cui faccio il pane a casa mia. E così, dopo la genesi e il rinfresco della pasta madre, ecco il video con tutti i passaggi per la preparazione del pane, […]
Barbara
giovedì, 26 novembre 2009 at 21:00Ciao Antonella,
grazie per la risposta veramente esaustiva!
Ti aggiorno sui cambiamenti apportati al mio pane fatto in casa!
Da circa due settimane faccio l’impasto per il pane in contemporanea con la serata pizza fatta in casa, integrale anch’essa naturalmente! Così inforno una dopo l’altra le preparazioni e devo dire che la lievitazione è decisamente migliorata, soprattutto aggiungendo un terzo di farina di semola di grano duro…
Comunque continuerò a variare la ricetta…per forza… anche perchè non ho misurato mai le quantità ed ho fatto sempre tutto ad occhio!!!
Alla prossima!
Un abbraccio ed a presto!
B
Mila
lunedì, 9 novembre 2009 at 23:30Mi è decisamente venuta voglia di provare! :)
Ti faccio sapere cosa succede….
pappareale
lunedì, 9 novembre 2009 at 23:42Barbara
venerdì, 6 novembre 2009 at 12:37Ciao Antonella,
Io ho un grosso problema di lievitazione: faccio il pane in casa perchè lo voglio 100% integrale, (hai letto il mio blog sull’argomento?), ma ultimamente non lievita come vorrei, o meglio lievita ma poco prima o all’inizio della cottura si sgonfia…..
Mi aiuteresti a scoprire l’arcano motivo di tutto ciò?
Uso lievito di birra in cubetti da frigo che sciolgo in acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero.
Certo la pasta madre sarebbe meglio… ma si può fare con la farina integrale?
Ok, ho un idea bellissima! Per esigenze varie non credo di essere portata adirei che la mia pastamadre potrebbe essere la figlia della tua…
a presto
Barbara
pappareale
venerdì, 6 novembre 2009 at 13:12iana
giovedì, 5 novembre 2009 at 15:37Ma come è bella arzilla!!!! Posso chiederti che metodo usi per conservarla qualche mese senza rinfreschi? (se lo fai, ovvio!)
pappareale
giovedì, 5 novembre 2009 at 15:58Paolo Spunta
giovedì, 5 novembre 2009 at 00:36Hai fatto un lavoro enorme! Lunghe istruzioni e tante foto. Mitica! Chissà quanta fatica per convivere da 5 mesi con questa madre che ha bisogno di continue cure…
pappareale
giovedì, 5 novembre 2009 at 10:58