Pappa Reale | Panna cotta alle pere e vaniglia
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Panna cotta alle pere e vaniglia

Auguri di cuore di Buon Anno a tutti voi!!!
Per questo inizio anno, e tanto per non passare repentinamente dal dolce del panettone all’agre dell’insalata, vi propongo un dolcetto leggero leggero (?)!
Mi era rimasta della panna dalla preparazione di una buche, che ho portato il 31 a casa di amici, e insieme alle pere, in questi giorni trascurate, sarebbe andata a male a breve e quindi ho fatto 2+2!
Non uso spesso la panna, un po’ per cultura, un po’ perché mi sa sempre molto calorica, ma forse se paragono questa mini pannacottina con una sfogliatella napoletana, le cui dimensioni e la cui ricchezza sono notevoli, forse forse mi converto per un giorno alla pasticceria del nord, che devo dire mi piace molto pure quella :-)
Buona e leggera, considerando le dimensioni dei bicchierini che ho usato, ve la consiglio per passare gradualmente alla dieta post vacanze e pre befana, che vede tutti attenti alle calorie!!!

Di nuovo augurissimi e vediamo che cosa ci porta questo 2012 :-)

PANNA COTTA ALLE PERE E VANIGLIA

cucchiaino50x50 Per 6 porzioni

400 ml di panna fresca
140 g di zucchero
1 bacca di vaniglia
200 g di pere williams
3-4 g di agar agar
cognac per i bicchierini


Portare ad ebollizione la panna con lo zucchero e la stecca di vaniglia incisa. Nel mentre frullare la pera e sciogliere l’agar agar in un bicchiere con qualche cucchiaio di latte o di acqua. Spegnere il fuoco, togliere dalla bacca di vaniglia i semi e rimetterli nella panna, versare l’agar agar e le pere frullate nella panna, frullare ancora il tutto e versare nei bicchierini bagnati di cognac. Fare raffreddare a temperatura ambiente, riporre in frigorifero per almeno 3 ore prima di servire.

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7 Comments
  • Lorenzo

    sabato, 7 gennaio 2012 at 11:16 Rispondi

    grazie mile per la risposta. Proverò a fare come suggerisci, anche se con più rinfreschi successivi mi ritrovo quantitivi di pasta madre che non so più dove mettere. E mi spiace buttare le eccedenze. Tra l’altro in casa siamo in due e ho già il freezer pieno dei miei esperimenti di novello panificatore…. Se permesso credo chiederò ancora la tua consulenza. Grazie ancora e un luminoso 2012 anche a te!

    • pappareale

      domenica, 8 gennaio 2012 at 14:54 Rispondi

      mi dispiace Lorenzo ma, se non butti un po di pasta madre, prima o poi la tua cucina esploderà :D

  • Lorenzo

    venerdì, 6 gennaio 2012 at 22:06 Rispondi

    So di essere fuori tema ma provo lo stesso… Grazie al tuo libro sulla pasta madre (davvero molto bello e pieno di… ….passione!) mi sono avventurato nell’impresa sfruttando della pasta già pronta datami da un panettiere circa un mese fa. Ho fatto i primi pani, secondo le ricette del tuo libro (il pane di semola, poi quello cafone….). Ho ottenuto discreti risultati: buona la lievitazione, anche se il sapore in entrambe le occasioni era un po’ troppo acidulo.
    Successivamente ho provato il pane a cassetta e con questo i problemi di acidità si sono manifestati in modo più marcato. Lievitazione sempre molto buona, peraltro… La mia pasta madre attualmente ha un bel colore binaco avorio e presenta una buona alveolatura. Quello che non mi convince del tutto è il suo odore… Ho fatto bagnetti e rinforzi ma all’olfatto non mi sembra sia cambiato alcunchè, anche se non so se l’odorino pungente che sento è quello giusto o meno….Hai dei consigli? Ho consultato una valanga di pagine web e parecchi forum sull’argomento ma non sono riuscito a trovare risposte univoche…. Ancora molti complimenti per il libro, che è proprio un piacere da sfogliare, da leggere e… …da sperimentare. Tra l’altro lo avevo comprato più di un anno fa (credo fosse appena uscito, perchè era in mostra tra novità) ma non avevo coraggio di imbarcarmi nella procedura di preparazione… Ci sono voluti un fornaio e i mercatini di Natale per farmi iniziare l’avventura. Grazie mille per l’attenzione e per l’eventuale risposta.

    • pappareale

      venerdì, 6 gennaio 2012 at 22:30 Rispondi

      Ciao Lorenzo,
      in molti mi scrivono del sapore acidulo, ma la cosa che posso consigliarti è quella di aggiungere della farina di forza nei tuoi rinfreschi (va bene la manitoba purché biologica oppure la chiedi al panettiere) poi prima di fare un lievitato che richiede molte ore di lievitazione come il pane in cassetta ti consiglio di fare 2 o 3 rinfreschi ravvicinati, ovvero il giorno prima fai mattina-mezzogiorno e sera (dopodiché metti la pm in frigo) i tuoi abituali rinfreschi e il giorno dopo lo utilizzi per fare il tuo lievitato. Se così non dovesse bastare, dovrei sapere meglio cosa fai o conoscere il tuo lievito. L’odore è acidulo ma non deve essere sgradevole o troppo pungente. Altra cosa è che se hai un lievito in condizioni buone il sapore acidulo non lo dovresti sentire nel prodotto finito.
      Spero di esserti stata utile, fammi sapere come procede! Buon anno!

  • Gio

    venerdì, 6 gennaio 2012 at 19:07 Rispondi

    certo non esattamente leggero, ma chi può rinunciare a una pannacotta così invitante? :D
    Felice 2012!

  • Anna e Lara

    venerdì, 6 gennaio 2012 at 11:03 Rispondi

    Ciao, ti seguo da tanto tempo ma oggi la befana mi ha portato il tuo libro!!!!! Regalo graditissimo ma devo mettermi a dieta….. Buona Epifania Anna

  • Sara

    mercoledì, 4 gennaio 2012 at 17:22 Rispondi

    DEliziosi e delicatissimi!!!!Buon anno cara!

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