Pappa Reale | Pane Integrale
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pane-integrale1

Pane Integrale

Creadevate avessi smesso di fare il pane e che non postassi più ricette lievitate????
Vi siete clamorosamente sbagliati :-)
Anzi, per certi versi, sto intensificando la produzione di pane, dolci lievitati, focacce (tutto con pasta madre, of course) e chi più ne ha ne metta, per via di un mio lavoro che sarà sfornato a ottobre!!
Di cosa si tratta?? Beh, è come se mi vergognassi un po’ a dirlo, non perché non ne sia contenta o non voglia condividere, anzi, ma è che, sebbene non sembri, per certe cose son timida, anche se devo ammettere che sento sia il tempo giusto per dirlo.
Uff, va beh!!! Sto scrivendo un libro sulla pasta madre con tante ricette e fotografie di pane, dolci lievitati, sfizi, cake salati….. ecc. ecc.
Ecco l’ho detto, e mi sento anche molto liberata, spero che a qualcuno interessi l’argomento perché io ne sono letteralmente entusiasta, ma adesso cambio argomento perché sento già le mie guance arrossire :-))

Tornando a noi, mi è appena arrivato, da un acquisto by internet, il mio primo cestino rigapane, che ho voluto provare subito con il pane integrale, uno dei miei preferiti. E’ da quando ho la mia pasta madre che lo faccio provando sempre percentuali diverse di farina integrale per vedere come cambia, e devo dire che non ne è mai avanzata una fetta.
Quello che vi propongo oggi è fatto con un mix di farina integrale e di farina “0”, uso spesso anche la farina semintegrale tipo “2”, ma l’ho fatto anche con 100% di farina integrale.
La differenza sostanziale è che tagliando la farina integrale con quella “0” si ottiene un pane più soffice ed alveolato, quello con 100% farina integrale risulta invece avere una mollica più compatta anche se comunque morbido.
A livello professionale si usa il mix di farine (integrale e bianca) piuttosto che sola farina integrale, perché la crusca contenuta in quest’ultima ha una struttura con bordi appuntiti che, nella fase dell’impasto, taglia la rete glutinica impedendone un normale sviluppo.
Va detto comunque che per chi come me, rinfresca la pasta madre con farina bianca, non otterrà mai un pane 100% integrale!

Buon pane a tutti :-)

PANE INTEGRALE

cucchiaino50x50 Per 1 filone da 1 kg

200 g di pasta madre (attiva)
300 g di farina integrale
200 g di farina di frumento “0”
300 gr di acqua
10 g di malto d’orzo o miele
12 g di sale


La sera prima, fare il rinfresco alla pasta madre, in modo che si riattivi. L’indomani prenderne 200g e metterla in una terrina capiente, aggiungere l’acqua tiepida, con una forchetta sciogliere bene il lievito fino a che sia tutto liquido e senza grumi. Aggiungere il malto, la farina, il sale e mescolare, fino a che tutto il liquido sia assorbito dalla farina. A questo punto passare tutto sulla spianatoia e impastare energicamente (vedi video) per una quindicina di minuti. Formare una palla, coprire con un canovaccio umido o con pellicola trasparente e lasciare lievitare per 3 ore lontano da correnti d’aria, dopodichè sgonfiare l’impasto in modo da ottenere un rettangolo e procedere con la piegatura. Piegare uno sull’altro i due lati, destro e sinistro, per un terzo del rettangolo complessivo, girare di 90° e ripetere l’operazione, ricoprire e lasciare riposare per 1 ora. Prendere l’impasto e formare un filone, infarinare un cestino rigapane e riporvi il filone con la chiusura verso l’alto, coprire e lasciare lievitare per altre 4-5 ore. Se non si ha il cestino rigapane, rivestire un cestino con un cnovaccio pulito, cospargere della farina e riporre il filone. Capovolgere il filone su una teglia rivestita di carta da forno e infornare a forno preriscaldato per 50-60 minuti a 200°C. Se non avete usato un cestino rigapane, una volta capovolto il filone potete fare delle incisioni con una lametta sulla superficie. Nella fase di riscaldamento del forno mettere un pentolino pieno di acqua sulla base in modo da fare sviluppare il vapore. Sfornare e lasciare raffreddare su una griglia.


wholemeal-bread1

cucchiaino50x50 Per 1 filone da 1 kg + 500 g per altre realizzazioni

200 g of sourdough (active)
300 g of wholemeal flour
200 g of wheat flour “0”
300 g of water
10 g of barley malt or honey
12 g of salt


The night before, please refresh the sourdough, so that it wake up. The next day take 200 gr of sourdough and put in a large bowl, add warm water and with a fork, dissolve the yeast well until it’s without lumps. Add the malt, flour, salt and mix, until the flour will have absorbed all the liquid. Put the dough on pastry board and start working it with the hands, than beat it vigorously (see the video) on the pastry board, it takes about 15 minutes. Form a ball, cover with a damp cloth and let rise for 3 hours. After this time, deflat the dough to obtain a rectangle, and proceed to the fold. Take one third of the overall rectangle and bend the two sides, left and right, one over the other, turn of 90° and repeat the operation. Cover with the cloth and let rest for one hour.
Take the dough and form a loaf. Put it in a basket covered with a floured cloth, cover and let rest for another 4-5 hours. Turn the dough on a baking pan covered with baking paper and make incisions on the surface with a cutter, bake in preheated oven for 50-60 minutes at 200°C. During the heating of the oven put a little pot with water to make steam. Remove from the oven and let cool on a grid.

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40 Comments
  • Wilma

    venerdì, 10 maggio 2013 at 09:44 Rispondi

    Ciao ,é da poco che ho trovato il tuo sito e sono stata rapita dalle ricette tutte ben spiegate,, da circa un anno uso la pasta madre per il pane, e croissan sfogliati il tuo libro si trova anche in libreria? Ti ringrazio Wilma

    • pappareale

      lunedì, 13 maggio 2013 at 22:40 Rispondi

      Ciao Wilma e grazie mille, comunque si il libro lo trovi in libreria, ma anche online su ibs o amazon ;-)

  • marisa baldi

    domenica, 9 settembre 2012 at 16:45 Rispondi

    ho acquistato il tuo libro bellissimo e mi sono innamorata del pane. Ho ottenuto la pasta madre prima con la farina integrale ora con la 2 benissimo !!! posso usare la PM2 per fare il pane anche usando altri tipi di farina ( 1, 0, kamut ecc.) ? qualche volta la mollica del pane mi rimane un pò umida anche se il pane è buono lo stesso come posso evitarlo? grazie

  • eleonora

    mercoledì, 29 febbraio 2012 at 11:45 Rispondi

    ciao, ho appena acquistato on line il tuo libro
    vorrei chiederti quale sito hai utilizzato per acquistare i cestini per il pane, grazie
    complimenti per il sito!

  • azzurra

    lunedì, 20 febbraio 2012 at 12:16 Rispondi

    ciao, ho un problema, fino a qualche settimana fa mi veniva un pane favoloso, adesso, son già due volte, che devo buttarlo.
    il problema credo sia nella farina, nel senso che metto 400g di farina 0 e 200g di farina di grano tenero semintregale tipo 2 che prendo direttamente in una fattoria.
    Da quando uso questa non mi viene più il pane, vedo che, quando faccio l’ultimo impasto prima della cottura è mollacchione sembra non star insieme , infatti dopo la cottura il pane resta schiacciato sembra non lievitare.
    Quindi non capisco se è un problema di pasta madre (ma la lievitazione sembra uscir perfetta) o è un problema di farine.
    Potresti darmi un consiglio?

    in più ieri ho combinato un guaio: nel rinfrescare la pasta madre ho messo 100g di pm 100 di acqua e 200 di farina

    dovrei provare ha rinfrescarlo col metodo di Chiara secondo te?aggiungendo il tuorlo???

    grazie infinite ma sei l’unica alla quale posso chiedere consiglio!!!

    • pappareale

      martedì, 21 febbraio 2012 at 22:50 Rispondi

      Ciiao azzurra,
      ammesso che la tua pm stia bene, non vedo il problema nella farina semintegrale, anche io l’ho usata anche con proporzioni più elevate di quelle che hai usato tu. Vero è che le farine non sono tutte uguali e che vanno provate e testate, se hai questo sentore prova a cambiare farina e vedi se è effettivamente questo il problema.
      Per quanto riguarda il rinfresco, non ti preoccupare, ritorna a rinfrescare con le proporzioni che indico e vedrai che torna tutto come prima. Io non aggiungerei il tuorlo.

  • sara

    domenica, 29 gennaio 2012 at 23:55 Rispondi

    ciao!!!! ho da poco acquistato il tuo libro!!! ho provato a fare sia il pane semintegrale che quello ai semi di lino ma è come se dentro non cuocessero!!! rimangono umidi!!! secondo te cosa dovrei fare? grazie!!! complimenti per il tuo libro!!! ;-)

    • pappareale

      lunedì, 30 gennaio 2012 at 22:35 Rispondi

      Ciao Sara,
      innanzitutto devi essere sicura di avere impastato bene, poi ti dico che sono 2 pani, soprattutto quello ai semi di lino che è un po umido, ma qui mi sembra che il problema sia un altro.
      Oppure prova a tenere di più il pane in forno, magari verso fine cottura coprendolo con la carta argentata se no si scurisce troppo. Altro accorgimento è quello di fare preriscaldare bene iol forno.
      prova, prova prova ;-)

  • laura

    martedì, 18 ottobre 2011 at 11:31 Rispondi

    Ho scoperto oggi il suo magnifico sito. E’ da poco che mi sto cimentando alla “cura” del lievito naturale e sto tentando di capire meglio i rinfreschi e l’utilizzo. Vedo dalle immagini che dopo il rinfresco il suo lievito è cresciuto ed è ben alveolato. Il mio invece rimane delle stesse dimensioni e si forma una crosticina in superficie. Cosa sbaglio? I rinfreschi li effettuo con le proporzioni che lei indica, poi lo ripongo in frigorifero in un barattolo di plastica con coperchio. Quando poi lo utilizzo per pane, pizza o focaccia effettivamente “funziona” perchè il tutto lievita molto bene.
    Vorrei provare la ricetta del pane integrale: posso lavorare il tutto con l’impastatrice? E ultima cosa: come si conserva il pane per farlo rimanere al meglio anche i giorni successivi?
    Spero di avere presto sue “dritte” in merito e la ringrazio per l’eventuale aiuto.

  • alessio

    giovedì, 7 ottobre 2010 at 12:19 Rispondi

    Grazie Antonella,allora ho fatto una prima prova utilizzando il lievito disidratato senza aggiunta di lievito secco e fatto lievitare,come dice nella confezione per minimo 3 ore, ma secondo me non era lievitato quindi l’ho lasciato per molto tempo ma il risultato finale non mi ha soddisfatto nel senso chè in forno è lievitato ma quando sono andato a tagliarlo la mollica e, qui se mi aiuti a capire ti prego, era semicruda chiusa e umida della consistenza di un impasto iniziale!!! Considera che l’ho cotto a 250 x oltre 30 min (la pagnotta l’ho fatta di 500 gr con idratazione al 60%)e poi fatto asciugare sempre in forno. Perchè??? aiuto mi è successo questo fatto della mollica già due volte!! Aiuto,che significa una mollica del genere?? ancora grazie e ciao.

    • pappareale

      martedì, 26 ottobre 2010 at 10:27 Rispondi

      Ciao Alessio, scusa il ritardo della mia risposta, la mollica umida può dipendere dalla farina, se non ha un grado di assorbimento elevato (che non puoi conoscere se non usi delle farine professionali) non riesce ad assorbire tutta l’acqua che l’impasto richiede. A mio avviso ci sono 2 possibilità o di diminuire l’acqua, o di miscelare la farina comune con un 30% di farina manitoba (c’è anche biologica) che notoriamente è una farina forte con grado di assorbimento > del 70%. Il forno lo terrei a 200-210°.
      Spero di esserti stata d’aiuto, a presto
      Antonella

  • alessio

    giovedì, 30 settembre 2010 at 10:57 Rispondi

    ok Antonella proverò a fare la sera prima una specie di lievitino con i 200 gr (troppo??) di farina + 30gr di lievito secco ed il giorno dopo metto il resto degli ingredienti.Che ne pensi? grazie e ciao. E’ vero la pm disidrata già contiene il lievito secco (c’è scritto con starter).

    • pappareale

      venerdì, 1 ottobre 2010 at 12:28 Rispondi

      Ciao Alessio,
      se fai il lievitino o biga la sera prima ci va molto meno lievito, diciamo l’1-1,3% rispetto al peso della farina. Su 200g di farina sarà quindi 2,5g di lievito.
      Io però parlo di lievito fresco, purtroppo quello secco non lo conosco e comunque parlo di lievito di birra. Con la pasta madre fresca invece le proporzioni cambiano, ma non vado oltre perchè tu vuoi utilizzare la pm disidratata, giusto??
      Io credo che le quantità di lievito della tua bustina siano da utilizzare in un impasto diretto, ovvero si impastano tutti gli ingredienti, si lascia riposare l’impasto, lo si forma, lo si rimette a lievitare e poi lo si cuoce. Se vuoi fare la biga la sera prima (che non deve essere fatta per forza la sera prima, ma può essere anche più breve, per es. di 2-3 ore tale per cui si giustifica una quantità maggiore di lievito) occorrono delle quantità piccole di lievito, perchè aggiungendolo alla farina e all’acqua ottieni un impasto (acido) che durante le 12 ore fermenta facendo moltiplicare i lieviti in esso contenuti. Il giorno dopo si unisce la biga all’impasto finale a cui andrà aggiunta un’altra piccola quantità di lievito o anche nulla insieme a tutti gli altri ingredienti, e poi si prosegue con il processo detto prima.
      Però per me è molto difficile darti indicazioni più precise se non conosco questo lievito e come si comporta negli impasti, la cosa fondamentale è provare appuntandosi la ricetta che si è realizzata in modo da modificare eventualmente qualcosa la volta successiva, e la volta dopo ancora, fino a che non si ottiene un pane che soddisfi il nostro palato.
      Fammi sapere come procede la tua panificazione e cosa hai scoperto del lievito che stai usando.
      a presto

      Il lievito è un essere vivente e bisogna

  • alessio

    domenica, 26 settembre 2010 at 17:34 Rispondi

    ciao complimenti per la ricetta però ti chiedo aiuto perchè non avendo la pm vorrei sapere come sostituire i 200 gr. di pm.Avendo il lievito madre di farro disidratato (antico molino rosso) dicono di usarne 30gr. su 1 kg di farina + il lievito secco(non sò una bustina sono 9 gr. è troppo?) secondo te và bene? ciao e grazie per la risposta.

    • pappareale

      mercoledì, 29 settembre 2010 at 08:21 Rispondi

      Ciao Alessio,
      grazie per i complimenti e scusa se ti rispondo solo adesso. Riguardo alla tua domanda non so se posso esserti di aiuto, nel senso che ho poca esperienza del lievito secco e/o disidratato, ma che io sappia le bustine di cui parli dell’antico molino rosso oltre a contenere la pm disidratata, già contengono lievito secco (di solito sono una miscela dei due), per cui non occorre che ne aggiunga dell’altro, quindi mi atterrei all’indicazione riportata sulla confezione (30-40g su ogni kg di farina).
      Fammi sapere come è andata ;-)
      Antonella

  • Fiamma

    lunedì, 7 giugno 2010 at 08:56 Rispondi

    Ciao ho visto e rivisto poi rivisto ancora il tuo video grazie!!!
    da 1 mese ho ricevuto in dono il lm, per dieta devo mangiare pane integrale, sto usando al momento la farina della barilla mista a altra 0 però invece dei filoni preferirei dei panini, le mia domand
    1) dopo la piegatura lascio lievitare 1 ora e poi taglio a fette per dar forma ai panini??? lascio lievitare nuovamente per 2 ore???
    2) per ultimo ma non meno importante il forno ho letto i gradi ma…. il forno elettrico, statico, va acceso solo sotto fino al raggiungimento della temperatura??? oppure acceso sotto e sopra (no grill)?Ti ringrazio se avrai il tempo di rispondere ai miei quesito un Grazie ancora grande grande!!!
    Fiamma

    • pappareale

      lunedì, 7 giugno 2010 at 23:20 Rispondi

      Ciao Fiamma, mi fa piacere sentire anche la tua esperienza e grazie mille dei complimenti :-)
      Rispondo subito alle tue domande in modo che possa preparare i tuoi panini integrali:
      1) si dopo la piegatura lasci riposare 1 ora, poi spezzi l’impasto in tante parti uguali, li arrotondi, li copri e li lasci lievitare nuovamente per 2-3 ore finché diventino belli gonfi e poi li inforni.
      2) Il forno lo intendo acceso sotto e sopra, senza grill, alla temperatura indicata in ricetta e si riscalda almeno un’ora prima di infornare. I panini si cuoceranno in dai 20 ai 3 minuti, dipende da quanto li fai grandi.

      Spero di esserti stata d’aiuto, comunque fammi sapere.
      a presto
      antonella

  • Michelangelo

    giovedì, 6 maggio 2010 at 07:43 Rispondi

    In realtà intendevo quella al taglio che si compra al forno, bianca cioè senza condimenti (eccetto olio e sale). Ottima con la mortadella. Grazie!

    • pappareale

      venerdì, 7 maggio 2010 at 09:56 Rispondi

      Michelangelo, certo che c’è ;-) Io l’ho chiamata focaccia, ma la sostanza non cambia!!!

  • Michelangelo

    martedì, 4 maggio 2010 at 22:43 Rispondi

    un libro sul lievito madre? Fantastico!!
    Dai, dimmi che alla voce “pizza bianca” troverò tutte le risposte per farla con il LM… :)

    • pappareale

      mercoledì, 5 maggio 2010 at 13:40 Rispondi

      Ciao Michelangelo, grazie 1000
      cosa intendi per pizza binaca? ad ogni modo ci sarà sicuramente la “pizza al piatto” come quella che si mangia in pizzeria (spero almeno, ce l’ho in programma proprio oggi !!!!). Ti può andar bene??
      fammi sapere
      ciao e alla prossima!!

  • Gigliola

    giovedì, 29 aprile 2010 at 20:54 Rispondi

    Grande!…bella stà cosa!!!!Innanzi tutto, ti chiedo scusa se ho utilizzato il tuo blog per pubblicare una ricetta senza la tua autorizzazione…non volermene ma presa dall’entusiasmo ci ho pensato solo dopo… Allora, copio – incollo la tua mail e mi organizzo per la prossima infornata.Chissà che anche le altre “fornarine” accolgano questa tua bella iniziativa…allora a presto, ciao

  • Gigliola

    mercoledì, 28 aprile 2010 at 21:57 Rispondi

    detto…fatto!!! un pane strepitosooooo!! allora, ho messo insieme 150 gr di pm rinfrescata ieri sera, 300 ml di acqua tiepida e un cucchiaino di miele. Ho aggiunto 250 gr di farina di grano duro e 250 gr di farina 0 e 2 cucchiaini di sale ad impasto ben amalgamato. Ho lavorato bene bene per 15 minuti e formato la palla. Lievitazione per due ore sotto la ciotola capovolta e copertina di lana, ripreso con due giri di pieghe e rimesso a lievitare nella teglia formapane (filone) per altre 8 ore. Stasera al rientro dal lavoro l’ho cotto a 200° per circa un’ora…davvero buono!!!! se vuoi provarlo…fammi sapere…sono felice di condividere questa esperienza di panificazione. Finalmente dei pani che incontrano i gusti di tutta la famiglia.
    Farei anche delle foto, ma non sò dove postarle;-)

    • pappareale

      giovedì, 29 aprile 2010 at 08:26 Rispondi

      Ciao Gigliola, sono contenta che voglia condividere questo pane, qui e ti ringrazio, hai fatto benissimo!!!
      Beh, le foto se hai piacere le puoi mandare alla mia e-mail antonella@pappa-reale.net, così intanto le vedo io, poi potrei inventarmi tipo “il pane dei lettori” e fare una raccolta di chi avesse voglia come te di condividere i propri pani, come suona?
      a presto
      Antonella

  • fiordivanilla

    mercoledì, 28 aprile 2010 at 14:02 Rispondi

    oh … la patata … mamma mia *_* ho aggiornato il post ieri sera e ho descritto solo alcuni piatti. La patata rimane il piatto per eccellenza per il quale ho davvero lasciato un pezzo del mio cuore, ci ho lasciato cuore e anima.

    Il piatto “La patata in attesa di diventare tartufo” è una creazione del 2009, quindi quasi inedita, quanto la carne di Kobe.
    Un piatto che va Oltre, supera il tradizionale ma non lo abbandona, un piatto al confine tra il dolce e il salato. Patata cotta sotto sale, svuotata della polpa, frullata con tartufo bianco, rosso d’uovo (e purtroppo non ricordo cos’altro. Purea mescolata ad un pizzico di sale di Cervia (granelli distinguibili al palato, che fanno la differenza). Crema addensata (stile zabaione) e con questa nuovamente riempita la patata. Ad sovrastare e accompagnare la patata, una vivace spuma alla vaniglia cosparsa di scaglie di tartufo tagliato sottile.
    qui la patata.
    qui diverse pagine delle fotografie scattate all’evento.

    ti consiglio di guardarle tutte… ma proprio tutte eh! piatti favolosi.. :)

  • daniela

    mercoledì, 28 aprile 2010 at 13:34 Rispondi

    Prenoto una copia del libro sin da subito :-))

    • pappareale

      mercoledì, 28 aprile 2010 at 14:08 Rispondi

      @ Cris: grazie mille di cuore, sono felicissima di quello che mi dici, poi ho capito qual’è la Danubio, è che non sapvo si chiamasse così :-)
      @ Daniela: Grazie mille della fiducia, poi vi aggiornerò sull’evoluzione della cosa!
      @ Gigliola: per il pane di grano duro, mi sembrano giuste le proporzioni che dici, ma non mettere l’acqua tutta in una volta così vedi il grado di assorbimento, fammi sapere ;-)

  • cris59

    martedì, 27 aprile 2010 at 17:03 Rispondi

    Avrai sicuramente un gran successo,te lo meriti,con le tue dettagliate spiegazioni da gennaio panifico con il tuo lievito madre,ho fatto il danubio con la ricetta del Panbrioche, ma con la farina di grano duro BUONISSIMO,in bocca allupo vai avanti cosi’….

  • fiordivanilla

    martedì, 27 aprile 2010 at 12:58 Rispondi

    guarda che non scherzo. Fare il pane, soprattutto con la pasta madre, non è una semplice questione di mixaggio di vari ingredienti, infornare, ecc. E’ molto di più. E a te riesce benissimo, sempre. E il modo di presentarlo poi, ne vogliamo parlare? Mica c’è un pezzo di pane lì sul tavolo, un cestinello con una pagnottina messa lì a caso.. anche l’occhio vuole la sua parte, non neghiamolo. Vuoi dirmi che se vedi una foto brutta confronto ad una bella, vai a leggere per prima la ricetta della foto brutta? Se mi dici di si non ti credo, sia chiaro :)
    Quindi le tue ricette le trovo complete perché oltre che ottime, sono belle.

    • pappareale

      martedì, 27 aprile 2010 at 13:27 Rispondi

      fiordivanilla, ecco arrivo ad approvare tutti i tuoi bei commenti :-)
      Grazie vivissime, e devo dire che sono daccordissimo con te che anche l’occhio vuole la sua parte, e a volte è solo questione di un’attenzione in più rispetto a fare le foto a caso, ma”signora del pane” mi sembra eccessivo, non mi sento così, ma tantissime grazie lo stesso mi fai sorridere :-)
      Adesso vengo a leggerti com’è la storia della patata e del tartufo????

  • fiordivanilla

    martedì, 27 aprile 2010 at 12:56 Rispondi

    ecco, mno male che ho riletto qui nei commenti. il mio commento più importante non l’ha pubblicato e non so perché O_o va beh ..
    caspita, ma compliemtni vivissimi Antonella!! Con queste fantastiche ricette ti ci vedo proprio e si intuisce ne sai proprio tanto. Quindi ti auguro vada alla grande e ne sono certa che sarà così!

  • fiordivanilla

    martedì, 27 aprile 2010 at 12:04 Rispondi

    oh mio dio .. ma tu sei la Signora Del Pane !!

    • pappareale

      martedì, 27 aprile 2010 at 12:06 Rispondi

      ma che dici Fiordivanilla ????
      Scherzi vero????
      :-)

  • Saretta

    martedì, 27 aprile 2010 at 08:38 Rispondi

    Ma che bell’impresa stai intentando!
    Mi aggiungo agli incitamenti di cui sopra:continua così che le tue ricette sono interessantissime!
    Anch’io mi diverto coi mix di farine, ora ho il trip per la semola di grano duro ;)Ma l’integrale rimane my favourite, assieme a quella di farro!
    Bellissimo questo cestino!Io ieri ho sfornato una “spigona” invece.-Bacione

  • Gigliola

    martedì, 27 aprile 2010 at 08:30 Rispondi

    Antonella complimenti!!!Fantastico il tuo pane integrale lievitato nel cestino…e poi questo tuo progetto…ma sei una forza della natura!!! La voglio anch’io la copia con dedica…sono diventata una tua grande tifosa da quando sono riuscita finalmente a produrre un pane eccellente con la tua ricetta di pasta madre!!!
    Il mio prossimo esperimento sarà il pane con farina di grano duro. Metto 300 gr di grano duro e 200 gr di farina 0, giusto no? Acqua…300 – 320 ml? (scusami ma sono una precisina..)
    A presto dunque,ti auguro una buona giornata!!!

  • gaia

    lunedì, 26 aprile 2010 at 21:58 Rispondi

    allora,
    prima di tutto in bocca al lupo per la ‘cosetta’ che stai preparando!! Io sono gia’ molto interessata. Ne voglio una copia con dedica, pero’!
    Pensa che in ufficio sto cominciando a distribuire la mia pasta madre, e quando mi chiedono come si usa, la prima citazione sei tu ed il tuo stupendo video!
    Per il pane, anche io l’ho fatto integrale (e con noci) proprio sabato, ma non è venuto bello in ‘gessato a righe’ come il tuo!
    Gli ho fatto un ‘golfino a losanghe’!
    ;-)

    • pappareale

      martedì, 27 aprile 2010 at 08:12 Rispondi

      @ Gaia: crepi il lupo :-) Grazie del sostegno, vi farò sapere le date di presentazione non appena le decideremo con la casa editrice.
      Il pane con il golfino a losanghe deve essere troppo simpatico :-)
      @ Terry: grazie ;-)
      @ Betta: son contenta non poco di quello che mi dici, è un forte stimolo per me!!! Grazie.

  • terry

    lunedì, 26 aprile 2010 at 21:34 Rispondi

    Lo voglio!!!!… anche il cestino riga pane esiste!!!!
    stupendo in ogni senso!!! continua a panificare:)

  • betta

    lunedì, 26 aprile 2010 at 16:38 Rispondi

    Tu sei una gran donna e io aspetto già con ansia il tuo libro perchè le tue ricette con la pasta madre che ho provato sono state le migliori di tutta la mia “produzione”!!

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