SACHERTORTE AL FARRO


Strabuona la sachertorte, viene proprio in aiuto in questi giorni in cui ho proprio tanta voglia di coccole, non che sia particolarmente freddo, ma quando ho voglia di fare una torta veramente cioccolatosa e coccolosa penso alla sacher :-D
Avevo una mia ricetta, ma chissà dove avrò messo il mio libro delle ricette, sapete dal trasloco non ne siamo usciti poi uguali uguali a prima!
Allora mi sono rivolta al web, e in quanto a dolci mi piace molto attingere da Lucake, avevo provato qualche sua base tempo fa e ho trovato un giusto equilibrio nelle sue ricette tra grassi e zuccheri che mi ha piacevolmente colpita, quindi quando mi serve qualche ricetta base che funzioni vado da lui come anche in questo caso.

Ho riprodotto pari pari la sua ricetta, qui di seguito ve ne riporto ingredienti e procedimento per semplicità, ma potete anche seguirla nel suo blog, dove mette anche delle foto passo passo, QUI il link.

Vi preciso solo un paio di cosette che ho fatto io di diverso, innanzitutto lo sapete la mia attenzione per le farine e in questa sacher ho messo una farina di farro bianco, molto simile al grano tenero per struttura e per lavorabilità e seppure dal sapore delicato, sicuramente impreziosisce questa torta.
Altra cosa è che io ho fatto delle mini sacher di diametro di 7 cm che ho coppato una volta fatta la torta grande (teglia da 26 cm diametro per 6 tortine), se volete anche realizzate le mini tortine allora dovete raddoppiare le dosi della torta. Per la glassa invece usate pure le dosi indicate, visto che comunque sono abbondantine.
Utilissima l’indicazione di Lucake di non far montare a neve ferma gli albumi con lo zucchero, la torta è compatta ma soffice e non deve essere eccessivamente montata!

Bene vi lascio alla ricetta, fatemi sapere se vi è piaciuta, i miei tester l’hanno trovata super e voi?

SACHERTORTE

cucchiaino50x50 per 1 torta 20 cm di diametro


Torta base
100 g cioccolato fondente (55-60%)
85 g burro
25 g zucchero a velo
80 g tuorlo (4-5 tuorli)
120 g albume
120 g zucchero semolato
85 g farina “farro bianco”
pizzico di sale

PER LA FARCITURA
200 g di confettura all’albicocca

PER LA GLASSA:
240 g cioccolato fondente (55-60%)
200 g panna
40 g di miele delicato

Innanzitutto tritare finemente il cioccolato e scioglierlo a bagnomaria oppure in microonde, quindi montate con e fruste elettriche il burro a temperatura ambiente con lo zucchero a velo e un pizzico di sale. Incorporare al composto i tuorli e continuare a sbattere con le fruste fino a farle assorbire bene, quindi incorporare, con una spatola, il cioccolato fuso alla T. di 45-55 °C

In una ciotola a montare gli albumi ed aggiungere lo zucchero semolato quando inizieranno ad essere bianchi. Continuare a montare fino ad ottenere degli albumi montati ma non a neve fermissima.
Incorporare al composto di cioccolato, con una spatola dal basso verso l’alto, metà dell’albume semi montato e mescolare con una spatola dall’alto verso il basso facendo attenzione a non smontarlo. A questo punto aggiungere anche la farina setacciata sempre continuando a incorporare con la spatola dal basso verso l’alto e in ultimo aggiungere l’altra metà di albume e procedere allo stesso modo con la spatola.

Imburrare e infarinare una teglia dal diametro di 20 cm, versarvi l’impasto e cuocere in forno statico a 170°C per circa 35-40 minuti. Prima di sfornare fare una prova con lo stuzzicadenti. Sfornare e lasciare raffreddare.
Preparare la glassa: tritare il cioccolato finemente e metterlo in una ciotola, portare a bollore la panna con il miele e poi versarlo sul cioccolato tritato. Con una spatola mescolare fino a fare sciogliere il cioccolato e mettere da parte.

Togliere la crosticina in superficie, capovolgere la torta e con il coltello a sega tagliarla orizzontalmente creando 2 dischi.
Disporre il disco inferiore, che sarà la base della torta, su una gratella, versarvi sopra 3 cucchiai abbondanti di confettura e livellare su tutta la superficie con l’aiuto di una spatola.
Posizionare il secondo disco di torta sul sottile strato di confettura. Versare altra confettura sulla torta e con delicatezza e precisione spatolarla su tutti i bordi e sulla superficie della torta fino a coprirla completamente.
Lasciare riposare la torta in frigorifero per circa 20-30 minuti quindi guarnire con la glassa preparata in precedenza.

Versare la glassa sulla superficie della torta avendo cura di coprire bene anche i lati. Quando la torta sarà completamente glassata sbattere leggermente la gratella per far colare la glassa in eccesso.

Formare con la carta forno un conetto e riempirlo con la glassa rimanente, che nel frattempo si sarà raffreddata ulteriomente e leggermente indurita, decorare la superficie con la scritta e greche a piacere. Conservare la torta in frigorifero per almeno 2 ore prima di servire.




Quadrotti farro&cioccolato Vegan


Allora, fatemi pensare un po’ dove eravamo rimasti?
Ah si, al rientro dalle ferie mi sono fiondata al Sana allo stand della Kamut dove ho chiacchierato con i miei potenziali lettori tra una briochina e una mezzaluna con marmellata di mele cotogne!
Dopo quest’appuntamento ho fatto il mio solito giro tra produttori di farina, frutta secca, case editrici, conserve ecc. ecc. e devo dire che quest’anno la fiera mi è piaciuta di più e l’ho trovata meglio organizzata e piacevole…, certo però che non mi ha fatto piacere la quasi totale assenza di panificatori, pastamadristi o almeno un’accenno di entrambe, mah! Non trovate che la pasta madre avrebbe avuto dei bei momenti di gloria in una fiera quasi totalmente dedicata all’alimentazione “Sana” e naturale? Beh io penso proprio di si!
Dovrò studiare una soluzione per il prossimo anno, stavolta mi sono sentita chiamata in causa come non mai, oh.

Detto questo, e dopo tutti questi esempi di alimentazione sana, tornata a casa mi sono cimentata in questi quadrotti vegani :D
Non è che la cultura vegana mi convince al 100% anche se per certi aspetti mi affascina, ma in questo caso sono stata mossa dalla curiosità di vedere cosa venisse fuori senza usare le uova, perché se per gli altri ingredienti tipo zucchero, burro e latte la scelta può ricadere su olio vegetale, latte vegetale e dolcificanti più salutari, fare un dolce (tipo ciambella) senza uova mi sembrava impossibile, almeno con questi risultati, ecco.
La risposta alla mia domanda è stata che si può fare e che il risultato è buono e a quanto pare più salutare!

In fiera ho conosciuto un produttore di dolci lievitati natalizi che usa il lievito madre e di alcuni dolci c’era anche la versione vegana, bene, assaggiandoli ho avuto subito la sensazione di stare mangiando qualcosa di buono, anzi forse da preferire a quelli tradizionali.
Dopo questa esperienza però, prima di passare al grande lievitato vegan con pasta madre (che farò sicuramente), ho realizzato questa ricettina semplice e veloce che mi ha molto soddisfatto :D

Ultima cosa del giorno è che sta ripartendo la nuova stagione dei miei corsi sulla pasta madre sia da Otto in cucina (Bo) che in Cucinoteca (Mi), linkatevi, iscrivetevi che ci vediamo presto per una nuova stagione panosa :D

QUADROTTI AL FARRO CON CIOCCOLATO- VEG

cucchiaino50x50 Peruna teglia quadrata 18×18 cm

300 g di farina di farro bio
80 g di sciroppo d’agave
70 g di olio di semi di girasole
125-150 g di latte di riso
1 g di sale
10 g di lievito per dolci bio
50 g di cioccolato fondente

Sbattere in planetaria lo sciroppo d’agave con il latte di riso e l’olio di girasole. Aggiungere la farina e il lievito quindi continuare a sbattere. Tagliare con il coltello il cioccolato e aggiungerlo al composto, mescolare con una spatola dal basso verso l’alto e versare nello stampo ben oleato, o rivestito di carta da forno.
Cuocere in forno preriscaldato per 10 minuti a 200 C° e poi abbassare il forno a 180 C° e continuare la cottura per altri 25-30 minuti o comunque fino a che sia dorato. Sfornare, togliere il cake dallo stampo e lasciare raffreddare su una griglia dopodiché tagliare in quadrotti e servire.




Cake orzo e cioccolato


Tante buone ragioni per accendere il forno anche d’estate :D
Una tra tutte è che sono chiusa in casa da domenica con febbre e mal di gola e gira che ti rigirira avevo voglia di una coccola che tanto estiva non è, ma che mi ha dato tanto conforto!
Questo cake con orzo, perché l’apotto ancora minorenne non può assumere caffè, e cioccolato mi ha tirato su di morale, interessante la ricetta nel suo complesso con solo olio di semi, con uova e niente latte, ma con acqua e orzo solubile e con il 100% di zucchero grezzo di canna, se vi va è da provare, morbido e profumato è adatto per la colazione, ma anche per lo spuntino pomeridiano dei più piccoli!
E poi chi lo dice che in estate non si accende il forno?
A casa mia è impossibile se solo penso al pane, alle pizze, alle focacce, alle melanzane, ai pomodori….. e chissà a quante altre cose che ora non mi vengono in mente!

Per chi volesse iscriversi alla newsletter e ricevere tutte le info riguardo ai prossimi corsi, eventi e progetti futuri, da oggi lo potrà fare inserendo la propria e-mail nel riquadro in alto a destra :-)

Good bakery to you :-)

cake-orzo-cioccolato1

CAKE ORZO E CIOCCOLATO

cucchiaino50x50 Per uno stampo da 20 cm

250 g di farina “00”
50 g di amido di mais
160 g di zucchero di canna grezzo
3 uova
85 g di olio di semi di girasole
100 g acqua + 4 cucchiaini di orzo solubile
1 g di sale
10 g di lievito per dolci
50 g di cioccolato fondente

Sbattere in planetaria le uova con lo zucchero, l’olio, e l’orzo solubile sciolto nell’acqua tiepida. Aggiungere la farina, l’amido di mais e il lievito quindi continuare a sbattere. Tagliare con il coltello il cioccolato e aggiungerlo al composto, mescolare con una spatola dal basso verso l’alto e versare nello stampo da plumcake imburrato.
Cuocere in forno preriscaldato per 10 minuti a 200 C° e poi abbassare il forno a 180 C° e continuare la cottura per altri 25-30 minuti o comunque fino a che sia dorato. Sfornare, togliere il cake dallo stampo e lasciare raffreddare il dolce su una griglia.




Panini al melograno e cioccolato fondente


Oh, finalmente riesco a pubblicare!!
Buona giornata a tutti anche se piove (almeno qui a Bologna) e tutto sembra tranne che una bella giornata :D
Infatti a voi tutti dedico questa ricetta perchè possa gratificarvi almeno virtualmente!
Non voglio essere retorica, ma a questo punto della storia mi sento di ringraziare vivamente chi mi legge quotidianamente, sporadicamente, per le ricette sulla pasta madre, a chi capita qui per caso e si ferma un attimo…. ecc. ecc.
Potrete pensare che l’essere diventata mamma mi abbia addolcita e che adesso darò ampio spazio ai sentimentalismi, beh, per certi versi, invece mi ha reso più intransigente e dura di prima, quindi non preoccupatevi che non è questo il caso.

Allora perchè cotanta dolcezza???
Perchè mi sono accorta di non averlo mai fatto pubblicamente e perchè credo che ognuno di voi se lo meriti per svariati motivi, in primis per la pazienza, la fiducia e la simpatia che mi date quitidianamente!

Io non sono brava a gioire per i risultati ottenuti e le soddisfazioni professionali, un po’ perché sono una persona semplice e un po’ perché mi hanno sempre insegnato a fare di più e quindi la dedizione al lavoro é sempre per me massima e dopo aver raggiunto un obiettivo, ce ne é sempre un’altro pronto da raggiungere!
Se questi aspetti possono essere considerati vagamente dei pregi il mio difetto maggiore é quello di non essere costante e di non rispondere prontamente alle e-mail che mi arrivano, in più ora c’è l’aggravante dell’apotto :-)

Vi racconto questo semplicemente per dirvi che, nonostante tutto, ci sono e penso che la rete di relazioni costruita attraverso il blog sia una delle cose che mi rende molto felice (ce l’ho fatta a dirlo!!) anche se in questa rete non sono poi sempre così presente come ci si aspetta, soprattutto per quel che riguarda:
– l’accettare gli inviti a contest, non ce la posso fare dopo i primi 2/3 ho capito che non sono per me che arrivo sempre in ritardo
– lasciare i commenti nei blog dei miei cari colleghi virtuali :-( Questo può fare sicuramente pensare che io non alimenti più il contatore delle visite, ma non è così, è solo che, come molti sono una lettrice silenziosa. Poi quando finalmente decido a lasciare traccia di me o mi sento chiamata in causa da un argomento che mi interessa, e quindi decido finalmente di lasciare un commento…….il box dei commenti mi da sempre qualche problema, si cancella tutto e devi riscrivere, ci sono i codici alfanumerici inconprensibili da digitare 3000 volte prima che pubblichi il commento…. insomma alla fine, a volte, desisto.
Ah, l’altra sera, poi, mi è capitato di lasciare un commento in un sito, lo vedo pubblicato, poi il giorno dopo non c’era più!?! (Però, in questo caso, adesso che ci penso, potrebbe essere che l’autrice l’abbia eliminato :-(
Concludo dicendo che visito più o meno regolarmente, tempo permettendo, i siti che vedete nel mio blogroll più quelli nuovi che mi segnalate attraverso i commenti :-)

A tutti quelli che sopportano tutto ciò e continuano a leggermi, a tutti quelli che capitano di qua nel tempo e decidono di continaure a frequentare questo luogo virtuale, a chi nonostante tutto lascia commenti ai miei post che ovviamente mi fanno piacere………….
UN SINCERO GRAZIE!

THE END

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La ricetta di oggi la lascio leggere, immaginare, assaporare a voi, ma voglio solo aggiungere che il melograno conferisce ai panini il sapore acidulo proprio di questo frutto, che viene mantenuto anche dopo la cottura, appunto! Con il cioccolato fondente si sposa bene oltre a essere di buonaugurio!

PANINI AL MELOGRANO E CIOCCOLATO FONDENTE

cucchiaino50x50 Per 10 panini.

150 g di pasta madre
350 g di farina di frumento “00”
150 ml di succo di melograno (ottenuto da 2-3 melograni schiacciati nello schiacciapatate)
50 g di yogurt intero
45 g di burro
60 g di zucchero
5 g di sale
100 g di cioccolato fondente tritato
1 uovo per spennellare

La sera prima, fare il rinfresco alla pasta madre. L’indomani metterla in una terrina capiente, aggiungere lo yogurt e il succo di melograno, con una forchetta sciogliere bene il lievito fino a che sia tutto liquido, quindi aggiungere la farina, lo zucchero, il sale e mescolare. Aggiungere il burro ammorbidito a temperatura ambiente e impastare un po’, una volta assorbito il burro aggiungere il cioccolato fondente tritato grossolanamente. Passare tutto sulla spianatoia e impastare energicamente (vedi video) per una quindicina di minuti. Formare una palla, coprire con un canovaccio umido o con pellicola trasparente e lasciare lievitare per 2 ore lontano da correnti d’aria, dopodichè sgonfiare l’impasto in modo da ottenere un rettangolo e procedere con la piegatura. Piegare uno sull’altro i due lati, destro e sinistro, per un terzo del rettangolo complessivo, girare di 90° e ripetere l’operazione, ricoprire e lasciare riposare per 1 ora e quindi procedere con un’altra serie di pieghe e lasciare riposare per mezz’ora. Prendere l’impasto spezzarlo in 10 pezzi da 80 g circa e formare delle palline. Mettere le palline in stampi per brioche imburrati o ricoperti di carta da forno, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare fino a quando raggiunge il bordo dello stampo (4-5 ore). Spennellare con l’uovo sbattuto la superficie dei panini e cuocere nel forno preriscaldato a 190°C per circa 20-25 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di servire.




Budino al matcha & cioccolato bianco


Ho provato prima quello classico al cioccolato fondente, avendo voglia di riciclare l’uovo di Pasqua e soprattutto di convertirlo in qualcosa di fresco che allietasse il palato in questi giorni di caldo, ma non troppo!!
Fatto sta che ci ho preso gusto e subito mi è balenata l’idea di fare la versione bianca, e subito dopo quella verde, così è nato il budino di oggi :-)
Decisamente più allettante per i miei gusti la versione verde che quella marrone, ho deciso di pubblicarla, ma vi avverto che il gusto del tè verde è molto “erboso” e visto che ce ne ho messo abbastanza, regolatevi un po’ voi sulla quantità, secondo i vostri gusti.
La soddisfazione del budino, oltre che mangiarlo, a mio avviso, sta nel riuscire a sformarlo alla perfezione:-)
Azzeccarci è sempre un terno a lotto, non è vero??? Va bene che si deve inumidire lo stampo e che questa operazione permette di avere una forma perfetta, ma mica viene sempre bene!
Quindi per chi avesse paura di affrontare la delicata operazione e non potesse permettersi un insuccesso, perché magari è l’unico dessert preparato per una cena in cui si hanno ospiti, il consiglio è quello di servirlo in delle belle tazze. A me ne hanno appena regalata una della Brandani, pensate è BIO e se un giorno me ne volessi sbarazzare, mi basterebbe seppellirla in un campo poiché si decompone da sola!
Ma è bellissimo!! Non sapevo esistessero servizi da tavola biodegradabili e la cosa mi ha colpito tanto da volerne fare un pò di pubblicità, gratuita of course!!

P.S.
Grazie a tutti quelli che in questo periodo mi scrivono e mi lasciano commenti di solidarietà e di auguri per il “new entry”. Mi scuso inoltre per il ritardo con cui rispondo alle mail, ma per ora va così sperando in tempi migliori ;-)


BUDINO AL THE MATCHA & CIOCCOLATO BIANCO

cucchiaino50x50 Per 4 persone.

500 ml di latte intero
35-40 g di farina “00”
10 g di tè matcha
70 g di zucchero semolato
50 g di burro
100 g di cioccolato bianco

Sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco, portare ad ebollizione il latte in un bricco. Fare sciogliere in una casseruola il burro con lo zucchero, aggiungere un po’ alla volta la farina e il tè matcha setacciati, mescolare continuamente con la frusta per evitare la formazione di grumi, aggiungere poco alla volta il latte caldo. Continuando a mescolare portare ad ebollizione e cuocere per un paio di minuti, dopodiché versare negli stampini bagnati, lasciare raffreddare, riporre in frigorifero per 6-8 ore. Capovolgere su un piatto da portata, guarnire con qualche ciuffo di panna o con qualche biscottino e servire.

Matcha & white chocolate pudding




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cucchiaino50x50 Serves 4.

500 ml of whole milk
35-40 g of flour
10 g of matcha tea
70 g sugar
50 g butter
100 g white chocolate

Melt white chocolate, bring to boil milk in a jug. Melt the butter in a saucepan with sugar, add a little time the sifted flour and matcha tea, stir constantly with a whisk to avoid forming lumps, slowly add the hot milk. Stirring constantly, bring to boil and cook for a couple of minutes, then pour into molds wet, cool, refrigerate for 6-8 hours. Invert on a serving dish, garnish with some whipped cream or with some biscuits and serve.




Marbré Tricolore


Stamattina mi sono svegliata quasi all’alba, causa insonnia, e ne ho approfittato per preparare “le marbré” con cioccolato, matcha e vaniglia per la colazione di domani della nostra oramai vecchina BEFANA!!!!
Che giorno bello quello della befana, a parte nell’era moderna che ti arrivano solo messaggi di auguri :-(, nell’infanzia era pieno di caramelle, cioccolatini, biscotti, bomboloni e di tutte le superschifezze che la fantastica vecchina poteva portare. Io e mio fratello appendevamo ai piedi del letto un calzino bello lungo in modo che potesse contenere quante più leccornie possibili e andavamo a letto, devo dire anche un po’ timorosi, perché ci dicevano che di li a poco sarebbe passata la befana e che ci avrebbe lasciato solo carbone qualora avessimo fatto durante l’anno i cattivi. Mi ricordo che mi giravo e rigiravo nel letto e pensavo alle marachelle combinate e ai dispetti fatti a mio fratello durante l’anno appena passato….. ma al risveglio vedere il calzino gonfio e zeppo di dolcetti era una felicità immensa. Credo di potere essere ancora in grado di gioire di fronte ad una tale vista nonostante l’età più vicina alla vecchina che a quella di una bimba :D
La colazione passava a contare, ordinare e ricontare tutti i dolcetti della calza, che dovevano essere uguali per specie e numero a quelli di mio fratello se no scattava una gelosia feroce, a scartare qualche dolcetto e ad ascoltare la storia di nostra mamma che ci raccontava che ai suoi tempi la calza era fatta di arance, frutta secca tra fichi, noci e nocciole e che raramente prevedeva un briciolo di cioccolata.
Papà invece ci raccontava che dalle parti sue neanche passava la befana per quanto cattivi fossero stati, e da eterno bambinone qual’era (e qual’è) ci circuiva per rubarsi un cioccolatino quasi a voler a poco a poco farsene una propria di calza!!!
Ahhhh, quasi quasi spererei che esistesse davvero la vecchina dalle scarpe tutte rotte!!

Ma passiamo alla ricetta che ho preso pari pari da una rivista di cucina francese comprata al volo all’aereoporto, di ritorno dall’ultimo viaggio a Paris. E’ da quando l’ho letta in aereo che volevo preparare questo marbré, ma visto che ogni cosa va fatta al momento giusto, eccolo arrivato!
Dopo aver letto la rivista, che può essere come la nostra “Sale & Pepe”, ho pensato, e penso ogni volta che vado all’estero, che le riviste straniere di cucina sono generalmente più belle e più ben fatte di quelle italiane per quanto riguarda le foto in primis, per l’organizzazione delle ricette, per la maggiore contaminazione straniera … ecc. Perché??????? Perché non abbiamo anche noi riviste “fighe” a € 3,90??? Uff!

Sulla ricetta, presa da Règal n°37 di novembre 2010, mi sento di fare giusto un paio di osservazioni:
1- Ho solo modificato leggermente il procedimento, nel senso che ho preparato prima tutto l’impasto e poi l’ho diviso in 3 ciotole e aggiunto gli ingredienti dei colori diversi, nella rivista invece c’era scritto di fare 3 impasti differenti dividendo in parti uguali gli ingredienti nelle 3 ciotole. Va beh, giusto qualcosina dovevo cambiare, no?
2- Pensavo fosse facile fare un vero cake marmorizzato, invece scopro che non bisogna buttare a caso le cucchiaiate di impasto nello stampo, come ho fatto io, ma se si desidera un cake più aggraziato, conviene riempire lo stampo, con i 3 impasti, in senso verticale, ovvero distribuire ciascun impasto uno di fianco all’altro per tutta la lunghezza dello stampo (lato lungo) e continuare alternando i colori fino ad esaurimento impasti!!

Per oggi è tutto, Buona Epifania a voi e a più vecchi ;-)


MARBRE’ TRICOLORE

cucchiaino50x50 Per uno stampo da plumcake da 20 cm.

225 g di farina “00”
125 g di zucchero
125 g di burro
3 uova grandi
125 ml di latte
10 g di lievito per dolci
1/2 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto di vaniglia in polvere
100 g di cioccolato fondente
10 g di tè matcha

Sbattere i tuorli con lo zucchero e il burro a temperatura ambiente fino ad ottenere una crema, aggiungere il latte la farina e il lievito. Montare gli albumi a neve e poi su questi versare il composto di dei tuorli e zucchero, amalgamate bene con una spatola facendo un movimento dal basso verso l’alto, dividere il composto in 3 ciotole e unire ad una la vaniglia, alla seconda il tè matcha e all’ultima il cioccolato fuso a bagnomaria. Distribuire i 3 impasti nello stampo imburrato alternandoli ed infornare. Cuocere in forno preriscaldato a 150°C per 20 minuti dopodiché alzare la temperatura a 180° e continuare la cottura per altri 20-25 minuti. Sfornare, togliere dallo stampo e lasciare raffreddare su una griglia prima di servire.



Tri-color Marble Cake



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cucchiaino50x50 For a plumcake mold of 20 cm.

225 g of flour “00”
125 g sugar
125 g of butter
3 large eggs
125 ml of milk
10 g baking powder
1/2 packet of baking powder
1 teaspoon vanilla extract
100 g dark chocolate
10 g of tea matcha

Beat the egg yolks with sugar and butter at room temperature until became creamy, add the milk, the flour and the baking powder and beat again. Beat the egg whites until stiff, then pour the yolks and sugar mixture on, mix well with a spatula by a movement from the bottom up, divide the mixture into 3 bowls and add at one the vanilla, at the second the tea matcha and at the last the melted chocolate. Distribute the mixtures alternately in buttered mold and bake. Cook in preheated oven at 150 °C for 20 minutes and then raise the temperature to 180 °C and continue cooking for another 20-25 minutes. Remove from the oven, remove from the mold and let cool on a grid before serving.