Agnello all'aglio e rosmarino


Ciao a tutti, Pasqua è passata lo so ma la voglia di agnello è rimasta!
Oggi ho rispolverato “Season” di Donna Hay, meraviglioso libro fotografico culinario per chi non lo conoscesse, uscito già qualche tempo fa ma ogni volta che lo sfoglio colgo sempre qualcosa di nuovo, tra cui la ricetta di oggi :-)
Quando riprendo a scrivere su queste pagine, mi viene subito un blocco e mi sento spaesata, non so dove ero rimasta, ho tanti pensieri aggrovigliati nella mente che non so quale voler tirare fuori per primo, ma questo mi capita anche al parco quando qualche mamma mi chiede dove compro le scarpe a mio figlio e io penso a piatti, piattini, il pane che voglio fare l’indomani, uff mi do fastidio da sola, ma come devo fare?
Vi lascio questa ricetta da assaporare con una bella fetta di pane homemade con pasta madre mi raccomando, poi ditemi com’è.

Ah giusto un appunto sulla carne, la mangio ormani raramente, ma ho conosciuto la Macelleria Ranieri a Chiusi Scalo (SI), che a parte l’agnello per il periodo pasquale, ha la carne Chianina DOP con tanto di certificati esposti e tracciabilità del prodotto, mi ha veramente colpito oltre al fatto che le carni sono veramente ottime, fanno anche pacchi famiglia che spediscono in tutta Italia ;-)

Io ho fatto scorta, portata a casa nel pacco preparato dal Sig. Manieri in persona (non mi ricordo più il nome) l’ho abbattuta con il mio Fresco e quando ne avrò voglia la consumerò pian pianino certa che quando la riprendo è fresca come appena comprata!

Vi saluto e vi auguro Buon appetito!!!

Comunicazioni di servizio, vi voglio segnalare due attività che potrebbero interessarvi:
mercoledì 29 aprile – dimostrazione gratuita di Fresco Irinox, l’abbattitore domestico – maggiori info le trovi nel calendario de La Pasta Madre
sabato 9 maggio – workshop di food styling & food photography di una giornata con Benedetta Marchi – maggiori info le trovi nel calendario de La Pasta Madre

AGNELLO ALL’AGLIO E ROSMARINO

cucchiaino50x50 Per 2-3 persone.

un cosciotto o una spalla di agnello da 500 g
2-3 spicchi di aglio
3 rametti di rosmarino
sale e olio extravergine di oliva

Tritare finemente gli aghi di rosmarino di due rametti e l’aglio, meglio se con un mortaio, aggiungere il sale e l’olio e strofinare con l’olio profumato tutto il pezzo di agnello, riporlo in una pirofila, legarlo con lo spago da cucina appoggiandovi sopra l’altro rametto di rosmarino rimasto, infornare a 200 °C per mezz’ora dopodiché abbassare il forno a 160 °C e continuare la cottura per un’ora, girando il pezzo di carne dopo mezz’ora dopo aver abbassato il forno, sfornare, tagliare e servire spennellando la carne con l’olio profumato rimasto, accompagnare con un’insalatina di misticanza e viole e una buona fetta di pane.




Anatra alle mele caramellate e salvia


Sempre Donna Hay e sempre “Seasons” mi hanno ispirata per il piatto di oggi ;-)
In pratica per ragioni tecniche, a casa mia ultimamente girano un po’ di animali di diverso tipo e stazza …. che per una che aveva detto che di carne se ne intende poco potrebbe sembrare strano, ma appunto si tratta di motivi di lavoro!
Poi dopo il lavoro qua si è continuato a spignattare per il primo party dell’apotto! E potevano mancare delle api sulla torta?? Certo che no, grazie anche all’aiuto dell’altra neo (!) mamma Laura abbiamo poi realizzato biscotti ricoperti di pasta di zucchero da regalare agli amichetti apotti.
Devo dire che è stato un bel lavoraccio, soprattutto per una dilettante allo sbaraglio come me.
Si la soddisfazione è tanta, ma è andata di pari passo con la stanchezza e la voglia di chiamare la pasticceria :-)
In conclusione se da un lato mi sono detta che non avrei fatto “mai più un lavoro del genere” dall’altro lato mi verrebbe la curiosità di provare a fare altre cose, creazioni….. Mah no, no, non ci voglio pensare!

Chiuso capitolo primo compleanno, l’anatra era buona e l’abbinamento con le mele-salvia-cognac è stato strepitoso oltre al fatto che mi ha fatto venire la curiosità di provare a farci un sughetto originale!

Buon week end e alla prossima!

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ANATRA ALLE MELE CARAMELLATE E SALVIA

cucchiaino50x50 Per 4 persone

4 cosce d’anatra o 1 piccola anatra divisa in 4
2 mele rosse
45 g di zucchero di canna
60 ml di cognac (nella versione originale c’era il calvados)
10 g di salvia
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
sale e pepe nero macinato

Tagliare a metà le mele lavate e in una ciotola mescolarle con lo zucchero di canna,il cognac e la salvia e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio, unire l’anatra con la pelle rivolta verso il basso, salare e pepare e cuocere per 2-3 minuti o finché non risultino dorate. Unire le mele con il lato tagliato rivolto verso il basso e cuocere un altro minuto. Aggiungere l’acqua e portare ad ebollizione dopodiché coprire e lasciare cuocere per 30-40 minuti fino a che l’anatra non sia tenera e la salsa si addensa. Servire una coscia con una metà mela.




Roastbeef alla senape


Buongiorno, buon lunedì e buona settimana ;-)
Non sono appena rientrata da un periodo di vacanza dai fornelli come potrebbe sembrare, anzi, “spignatto” e ho tante cose in mente da voler cucinare, provare e farvi virtualmente assaggiare, ma … ma il tempo è tiranno e in più naturalmente sono sempre un pò più lenta rispetto alle tantissime cose che vorrei fare!
Comunque immagino che oggigiorno questo sia un problema della maggior parte degli umani di razza adulta quindi vado oltre:D
Non so se si è capito ma io la carne non è che la ami moltissimo, cioè la mangio, ma a livello di prodotto da cucinare non mi ha mai ispirato tantissimo, poi però frequentando il “mercatino della terra” e conoscendo i vari produttori locali mi sono avvicinata di più a questo mondo e mi sono imbattuta, sabato mattina, in un bel pezzo di roastbeef!
Leggendo uno dei miei ultimi acquisti di cook books,“Seasons” di Donna Hay, ho trovato la ricetta che faceva al mio caso, semplice e soprattutto, per le mie scarse capacità di cucinare carne, “fattibile”!

Nulla da dire sul libro, se non il fatto che è veramente bello, scenograficamente parlando mi è piaciuto e si vede che dietro c’è proprio un vero cast, non come “noialtri” che facciamo i libri home-made :D
Non avevo comprato finora nessun libro di Donna Hay, pur essendo famosa non ho mai avuto questo impulso, e devo dire che sono contenta di averlo fatto. La ricetta, unica provata finora, si è rivelata infallibile, oltre questo, il libro è soprattutto una gran fonte di ispirazione.

Bene, allora a questo punto buona cena!

ROASTBEEF ALLA SENAPE

cucchiaino50x50 Per 4 persone.

1 roastbeef da 700 g circa
100 ml di olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di fior di sale
2 cucchiaini di senape in grani
1/2 cucchiaino di pepe nero in polvere
1 cucchiaino di timo secco (1 cucchiaio di foglioline se fresco)

Mettere la senape in un mortaio e tritarla grossolanamente, aggiungere il pepe, il sale, il timo e l’olio e amalgamare gli ingredienti. Spennellare il roastbeef con l’olio dopodiché rosolare in una padella antiaderente facendo dorare tutti i lati. Legare la carne con lo spago da cucina e spennellare con l’olio e le spezie. Mettere in una teglia e infornare per 1 ora a 150 °C. Per una cottura più al sangue fare cuocere per 1 ora e 1/2 a 120 °C (come da ricetta originale). Sfornare, tagliare a fette e servire con il sughetto di cottura.




Salmone al sesamo


Buon giorno a tutti, eccomi rispuntare dopo questa grande, insolita e straordinaria nevicata!
Non sono andata in letargo, anzi proprio la neve ha dato sfogo alle mie fantasie culinarie tenendomi attaccata al forno ininterrottamente tutti questi giorni :-)
Non ho avuto catering da organizzare ne feste di compleanno bimbesche, è solo che sto lavorando ad un altro progetto culinario di cui vi parlerò spero a breve ;-)
In tutto questo tran tran, come sempre la voglia di cucinare per se e poi mangiare, almeno a me, passa, peccato che sia il “maritozzo” che “l’apotto” non la pensano affatto così, anzi, dopo un tale traffico, hanno grandi aspettative…. presto disattese.
E quindi la cucina di tutti giorni in questi periodi è fatta sostanzialmente di cose veloci da fare che spesso derivano dagli avanzi di ingredienti che ho a disposizione in quel momento, ma a volte proprio dagli avanzi nascono grandi cose :D, non è vero?????
Vabbeh, vi lascio a questa idea di pranzo veloce e gustoso di oggi: salmone cucinato all’orientale accompagnato da un’insalatina dal condimento misto nord-sud! A me è piaciuto molto, sarò un po strana?

P.s. Questo l’ho fatto ieri, e oggi che si mangia??? :-(

SALMONE AL SESAMO

cucchiaino50x50 Per 2 persone.

2 filetti di salmone | olio di semi di sesamo | semi di sesamo | qualche goccia di sake |salsa di soia per servire
insalata di radicchio
radicchio | yogurt greco | sale | olio extravergine di oliva | sale | erba cipollina

Tagliare i filetti di salmone in tranci, passarli nei semi di sesamo e tenere da parte. Riscaldare in una padella antiaderente un paio di cucchiai di olio di semi di sesamo, saltare i filetti di salmone girandoli un paio di volte per lato e sfumare con qualche goccia di sake. Servire caldi con della salsa di soia, altrimenti salare i tranci di salmone verso fine cottura.
Lavare e tagliare il radicchio, preparare il condimento miscelando un vasetto di yogurt greco, il sale, l’olio , l’aceto e l’erba cipollina tritata. Condire il radicchio e servire con i filetti di salmone




Mercoledì: Frittata di "vitaglie"


Veramente l’ho fatta lunedì, ma solo ora trovo il tempo per raccontarvela.
Ero al parco “Talon” con i nonni, si insomma con i miei e con il pupo, per fare una passeggiata e ad un tratto mio padre richiama l’attenzione di mia madre indicandole quelle che secondo me erano erbacce, dicendo di avere trovato le vitaglie!!!
Per fortuna che c’è internet e che in internet si trova di tutto, se no sarebbe stata un pò dura risalire a qualcosa di più scientifico dai racconti non sempre concordi dei due nonni. Fatto sta che i miei hanno distolto l’attenzione dal loro adorato nipotino per fiondarsi a raccogliere questi germogli (si raccolgono solo le cime tenerissime, le parti più vecchie della pianta sono persino tossiche) che spuntano da delle siepi abbastanza grosse. Infatti trattasi della Clematis Vitalba considerata una pianta infestante del bosco, che in dialetto campano vengono appunto comunemente chiamate “vitaglie” ed in quello umbro “vitabbie”.
Viene anche chiamata l’asparago dei poveri, ma sinceramente di asparago non sa proprio, anzi il sapore è molto delicato e gradevole, esagerando, quasi dolce. Il sapore mi ha sorpreso positivamente, pensando invece di trovare per esempio il gusto della cicoria selvatica (avete presente quella bella amara?).
Ovviamente questa “erbaccia” :-) si mangia rigorosamente in frittata!
E frittata sia..
In internet si trovano molte ricette con o senza cipolla, pecorino, pancetta….. io ho seguito quella di mia madre che dice di non aggiungere niente in modo da assaporarne meglio il gusto. Aveva proprio ragione !

frittata-vitaglie2

FRITTATA DI VITAGLIE

cucchiaino50x50 Per 4 persone.

4 uova
1 mazzetto di “vitaglie”
sale e olio extravergine di oliva


Lavare e pulire le vitaglie, stufarle in una padella antiaderente con un goccio d’acqua e dell’olio extravergine di oliva, aggiungere le uova svbattute e salate. Cuocere da ambo i lati. Si possono fare anche delle frittatine monoporzione, come ho fatto io. In questo caso, una volta stufate le vitaglie, dividerle in 4 padelline, aggiungere 1/4 di uovo sbattuto e cuocere.




Insalata di polpo


Buon giorno e buona settimana a tutti :-)
Oggi vi propongo una ricetta veloce ed estiva, come si direbbe dalle mie parti sciué sciué, ma di grande effetto sia come secondo che come antipasto estivo.
Questa è la ricetta di casa mia, di come il polpo l’ho sempre mangiato fin da piccola, penso sia comunissima anche se, andando a vedere bene, credo cambi da casa a casa, da regione a regione, magari di poco, ma quel tanto che basta per rendere ogni ricetta unica e il sapore del polpo diverso!
Visto che mi piace tantissimo quest’animaletto :-) sarei curiosa di sapere come lo cucinate voi, in modo da sperimentare nuove ricette e da ampliare il mio repertorio culinario al riguardo.
Vi va di postarmi la vostra ricetta di polpo in insalata o di polpo cucinato come pare a voi???
Magari se me ne arriveranno un pò potrei fare una raccolta in modo che tutti possano usufruirne quest’estate, che ne pensate?
Non so mi è venuta così mentre scrivevo, ma se mi arrivano almeno 10-15 ricette nei prossimi 15 giorni (fino al 5 giugno) le provo, le fotografo e le trascrivo citando i vostri nomi e relativi blog o siti del caso, trasformo il tutto in un pdf consultabile e scaricabile su/da questo blog!

Un saluto cefalopode a tutti voi ;-)

P.s. Pdf o no, vi prego comunque di dirmi come, a casa vostra, trattate il mollusco e con quali spezie/odori gli fate di solito il bagnetto! Thanks!!

INSALATA DI POLPO

cucchiaino50x50 Per 4 persone.

1 kg di polpo pulito (o 2 piccoli)
2 foglie di alloro
1 piccola cipolla o scalogno
4 patate medie
2 gambi di sedano bianco
olive verdi
3 cucchiai di aceto di vino bianco
sale e olio extravergine di oliva


Pulire il polpo, metterlo in una pentola con le foglie di alloro e la cipolla intera, coprire e cuocere fino a che non diventi morbido (circa 20 minuti), dopodiché togliere dalla pentola e lasciare raffreddare su un piatto.
Lessare le patate, sbucciarle e tagliarle a dadini e metterle in una insalatiera, aggiungere il polipo a pezzi e i gambi di sedano anch’essi tagliati. Condire con olio extravergine di oliva, aceto e se necessario aggiustare di sale. Io ho aggiunto anche 2-3 cucchiai di acqua di cottura del polpo. Mescolare, coprire e lasciare riposare in frigorifero 4-5 ore prima di servire.


Octopus salad

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cucchiaino50x50 Serves 4.

1 kg of octopus clean (or 2 small)
2 bay leaves
1 small onion or shallot
4 medium potatoes
2 stalks celery
green olives
3 tablespoons white wine vinegar
salt and extra virgin olive oil


Clean the octopus, put it in a saucepan with the bay leaves and whole onion, cover and cook until they become soft (about 20 minutes), then remove from pan and cool on a plate.
Boil the potatoes, peel and cut into cubes and put them in a bowl, add the octopus pieces and chopped celery stalks. Dress with extra virgin olive oil, vinegar and salt if necessary. I also added 2-3 tablespoons of cooking water of the octopus. Stir, cover and let stand in refrigerator 4-5 hours before serving.