Riso venere con mango e gamberi


E dopo più di 20 litri di zuppa preparati domenica mattina e distribuiti in mezzora, che dire, è proprio vero quello che dice mia madre che “a cucinare ci vuol tanto tempo e a mangiare si fa in un attimo” :-)
E anche il Festival della Zuppa è passato, non abbiamo vinto, ma ci siamo divertiti a preparare la zuppa a farla assaggiare e a vedere le facce delle persone al primo boccone, in molti poi ci hanno fatto i complimenti per la presentazione e non solo! Bene sono soddisfatta, ma se dovessi pensare anche all’anno prossimo sicuramente andrei a comprare un pentolone da 50 litri :D

Dopo questa esperienza e tornati a casa, ovviamente senza troppa voglia di cucinare, ho avuto solo la forza di preparare del riso, che ultimamente è il mio cereale preferito e che consumo di più.

Il tocco esotico non poteva mancare, solitamente passo dal riso in bianco che mi piace molto, al riso come questo dove ci sono gli ingredienti base della cucina orientale che mi appagano molto, mi fanno sentire a casa donandomi sempre la sensazione di freschezza e leggerezza nonostante il gusto ben delineato….. se non si fosse capito mi piace molto questo tipo di genere culinario ;-) In un altra vita probabilmente non sarei napoletana, boh vallo a capire!!!

Au revoir a tout!

P.S. Volevo lasciarvi qualche foto, ma già ne sono state pubblicate tante su facebook tra il mio profilo e quello di otto in cucina. Le trovate là!!!

RISO VENERE CON MANGO E GAMBERI

cucchiaino50x50 Per 2 persone

150 g di riso venere
1 mango
10 gamberi
1 cipollotto fresco
2 cucchiaini di fish sauce
3 cm di radice di zenzero
1 peperoncino rosso piccante
sale e olio extravergine di oliva
coriandolo o prezzemolo per guarnire

Cuocere il riso venere in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione.
Nel frattempo tagliare a piccoli cubetti il mango privato della buccia, lasciandone qualche fettina per decorare il piatto, tritare il cipollotto, sgusciare, pulire e tagliare a piccoli cubetti o tritare i gamberi.
Mettere in una padella a scaldare l’olio con il cipollotto che dovrà appassire leggermente, unire il trito di gamberi, scolare il riso e passarlo in padella e mescolare con gli altri ingredienti, aggiungere il mango, il peperoncino tagliato a rondelle sottilissime e ultimare la cottura, spegnere il fuoco e aggiungere il succo fresco di zenzero ricavato dalla spremitura della radice grattugiata. Impiattare con qualche fetta di mango e il coriandolo o il prezzemolo tritati finemente e servire subito.




Riso di primavera


Questo mese su delicious. ci sono tante ricette dedicate al “Diamond Jubilee” per i 60 anni di trono della Regina Elisabetta II :-)
Tra le tante ricette che il magazine britannico propone, ho scovato quella low fat e soprattutto quella di cui avevo tutti gli ingredienti in frigo ed in dispensa, che di questi periodi di cucina apparente vuol dire tantissimo.
Veloce, buono, sano e light il riso di oggi ve lo lascio gustare con gli occhi :-), dai scherzo, un po’ di humor inglese concedetemelo!
Vi auguro un buon week end e vi ricordo che domani dalle ore 16.00 sarò alla Gastronomia Naldi di Ozzano dell’Emilia a mettere le “mani in pasta” tra una chiacchiera e l’altra! Ci si può ancora prenotare allo 051799762 o scrivendo una e-mail a mail@gastronomialeo.it!
Bye Bye ;-)
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RISO DI PRIMAVERA

cucchiaino50x50 Per 2-3 persone

300 g di riso Thai
150 g di fave fresche sbucciate
150 g di piselli freschi sbucciati
300 g di asparagi
1 limone, succo e scorza
1 mazzetto di menta
1 mazzetto di prezzemolo
sale e olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di zucchero di canna


Sbucciare le fave (anche della pellicina interna) e i piselli freschi, sbollentarli per 3-4 minuti in abbondante acqua salata, prelevarli con un mestolo forato, metterli in uno scolapasta e passarli sotto il getto dell’acqua fredda e tenere da parte.
Pulire gli asparagi e tagliare la parte di gambo più dura e sbollentarli nella stessa acqua delle fave e piselli e seguire la stessa procedura, dopodiché nella stessa acqua cuocere il riso, seguendo i tempi di cottura della confezione, quindi scolare e mettere il riso in un’insalatiera insieme alle fave, ai piselli e alle punte di asparago tagliate a metà nel senso della lunghezza. Tritare la menta ed il prezzemolo e unire al riso insieme alla scorza di limone grattugiata. Spremere il limone e aggiungere al succo 3-4 cucchiai d’olio, lo zucchero di canna e con un frullino emulsionare e condire il riso. Lasciare riposare per un paio d’ore a temperatura ambiente o in frigorifero se si preferisce più fresco e servire.




Bolo de arroz!


Finalmente riesco a replicare i bolo!!!!!!!!!
Ah ok, voi non sapete tutta la storia :-)
In pratica li ho mangiati per la prima volta a Lisbona nel lontano 2004, quando non c’erano ancora nell’aria blog, apotti, libri, ma che comunque anche allora mi piaceva apprezzare la cucina e gli usi dei posti che visitavo!
Appena assaggiati mi rimangono impressi per la loro gustosa semplicità, anche perché più di tutti mi piacciono i dolci semplici, quelli da colazione più che quelli tutti farciti!
Questi bolo de arroz fatti con farina di riso, arroz significa appunto riso in portoghese, semplicissimi da realizzare, hanno un unico difetto, la forma!
Replicare a casa la forma cilindrica, come le nostre “cartucce”, senza il sostegno del coppapasta è praticamente impossibile, ve lo dico perché ovviamente ci ho provato, quando la mia cucina era un tantino meno attrezzata di adesso, facendo dei rotolini di carta argentata e poi rivestiti con quelli di carta forno, l’impasto con una certa non chalance è andato dove gli pareva prendendo una forma unica e astratta!
Ma che bolo de arroz è se non ha la forma cilindrica, che è la sua caratteristica? Allora ho accantonato sia la ricetta che l’idea di riprovarci nello stampo da muffins.
Ma ora i coppapasta ce li ho ;-) e tact mi è ritornata in mente questa ricettina e insieme ad essa il ricordo di quella bella vacanza del colore degli azuleios, del sapore del bacalau, del suono del vado per le strardine dell’Alfama, della vista sul Tago e dell’immancabile giro per la città sull’eletrico 27!

Bom dia a todos ;-)

P.S. Ma che scema dimenticavo di dirvi che sabato 12 maggio sarò alla Libreria Di Pellegrini di Mantova a presentare “La Pasta Madre”, chi si trovasse da quelle parti e fosse interessato all’argomento ;-) è il benvenuto!

BOLO DE ARROZ

cucchiaino50x50 Per 8 bolo da 5 cm di diametro

150 g di farina di riso
50 g di farina “00”
125 g di zucchero
70 g di burro
3 uova
4 g di lievito per dolci
un pizzico di sale<
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Per la realizzazione dei bolo occorrono 8 coppapasta da 5 cm di diametro e 8 strisce di carta da forno alte 7 cm. Mettere i coppapasta su una teglia rivestita di carta da forno e inserire in ciascuno il cilindro di carta da forno, procedere quindi con la preparazione del dolce.
Sbattere il burro, ammorbidito a temperatura ambiente, con lo zucchero, aggiungere le uova e continuare a sbattere fino a che cambino colore e diventino chiare, dopodiché aggiungere, le farine con il lievito e il pizzico di sale.Continuare a sbattere con le fruste fino ad amalgamare bene il tutto. Trasferire il composto in una sac a poche senza beccuccio o con quello liscio (la cosa vi facilita il tutto) e riempire i cilindri per 3/4 della loro lunghezza (carta compresa), in pratica l’impasto deve raggiungere quasi il bordo del coppapasta, spolverare la superficie con zucchero semolato e infornare a 180 °C per 35 minuti. Sfornare e fate raffreddare su una griglia dopodiché estrarre i bolo dai coppapasta.




Sartù di riso viola :-)


Alt! fermi tutti. Lo so che con questo post posso suscitare la rabbia dei più tradizionalisti, ma in un periodo di continua trasformazione quale sto vivendo, non posso che apportare il mio tocco a quella che è una ricetta storica della cucina napoletana.
Il sartù che deriva dalla parola francese “sour-tout” (=sopra a tutto), nella tradizione settecentesca napoletana era un piatto di riso, arricchito dai Monsù (che deriva da “Monsieur”), cuochi napoletani che lavoravano all’epoca nei palazzi storici di Napoli a fianco dei cuochi francesi, con polpettine fritte, piselli e melanzane. L’intento dei Monsù fu quello di far piacere ai Signori napoletani un alimento poco amato quale il riso, molto stimato invece nella cucina d’oltralpe. Successivamente il sartù è diventato anche un piatto popolare, a cui a mio avviso si possono apportare molteplici varianti come questa :-)
A parte gli scherzi, se nella tradizione popolare napoletana il ripieno consiste in polpettine fritte, piselli, uova sode e formaggio, a casa mia invece, il sartù è sempre stato considerato un piatto svuotafrigo, come il gattò di patate del resto, dove con gli avanzi di formaggio, a volte di salamino, prosciutto… ecc. mia mamma ne faceva un piatto a dir poco gustoso!

Il mio sartù viola deriva invece dal fatto che avendo preparato un risotto al cavolo viola per cena e non avendolo mangiato, ho avuto il giorno dopo la necessità/piacere di riciclare “o fattapposta”!!

A tutti i non napoletani, posso dire che ne sono stata fiera :D
Buona giornata!

SARTU’ DI RISO VIOLA

cucchiaino50x50 Per 2 persone.


Per il riso

1/2 tazza di riso arborio (di quelle grandi da colazione)
1 piccola carota
1/2 cipolla bianca piccola
un piccolo pezzo di costa di sedano
2-3 foglie di cavolo viola
sale e olio extravergine di oliva

Farcitura
1 uovo
1-2 manciate di parmigiano grattugiato
4 fettine di prociutto crudo
2 fette di formaggio morbido (caciotta, fior di latte…)
pangrattato

La sera prima preparare il riso: lavare e tritare con il tritatutto la carota, il sedano, la cipolla e il cavolo viola dopodiché mettere in una in una pentola e far rosolare con un paio di cucchiai d’olio per 2-3 minuti. Aggiungere il riso e far saltare per qualche secondo, quindi aggiungere una tazza di acqua bollente (usare la stessa tazza con cui avete misurato il riso) e il sale, portare a bollore e chiudere la pentola con il coperchio. Fare cuocere in questo modo per 12 minuti dopodiché togliere il coperchio e mescolare. Lasciare raffreddare e mettere da parte.
Il giorno dopo preparare il sartù: aggiungere al riso l’uovo, il parmigiano, un pizzico di sale se necessario e mantecare. Imburrare 2 tegliette monoporzione o una teglia per 2 e fare stendere sul fondo uno strato di riso, quindi ricoprire con le fette di prosciutto e il formaggio spezzettato e in ultimo completare con lo strato di riso. Spolverare la superficie con del pangrattato e un filo d’olio, cuocere in forno per 20-30 minuti a 200°, passare al grill gli ultimi 5 minuti se non si fosse formata ancora la crosticina. Lasciare raffreddare leggermente prima di servire.



Purple Sartù Rice



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cucchiaino50x50 Serves 2.

For rice

1/2 cup arborio rice (big cup used for breakfast)
1 small carrot
1/2 small white onion
a small piece of celery
2-3 leaves of purple cabbage
salt and extra virgin olive oil

Filling

1 egg
1-2 handfuls of grated Parmesan cheese
4 slices of smoked ham
2 slices of soft cheese (caciotta, mozzarella …)
breadcrumbs

The night before, prepare the rice: Wash and chop in the food processor the carrot, celery, onion and purple cabbage, then put all in a pot and lightly fry with a couple of tablespoons of olive oil for 2-3 minutes. Add rice and fry for a few seconds, then add a cup of boiling water (use the same cup you measured the rice) and salt, bring to boil and close the pot with a lid. Cook in this way for 12 minutes then remove lid and stir. Allow to cool and set aside.
The next day prepare the sartù: Add to the rice the egg, Parmesan, a pinch of salt if necessary and stir. Butter 2 backing pan portion or a backing pan for 2 and then spread the bottom layer with the rice, then cover with slices of ham and chopped cheese and finally complete with a layer of rice. Sprinkle the surface with bread crumbs and a drizzle of olive oil, bake for 20-30 minutes at 200°, continue to grill the last 5 minutes if the crust is not yet formed. Allow to cool slightly before serving.




Risotto con radicchio & marroni


Ho trascorso tutta la mattina nel tentativo di pubblicare questa ricetta, ma sono stata impedita dai continui starnuti :-(
Ho trascorso le ultime ore con i fazzolettini in mano a girovagare per casa, nel tentativo che prima o poi questo sperpetuo finisse, e così pare!!
Vi volevo salutare per il week end lasciandovi meditare su questo risottino, non tanto per gli ingredienti, anche se comunque per me la combinazione è molto azzeccata, quanto per la modalità di preparazione che ha richiesto “fatica zero”.
Non mi piace generalmente fare pubblicità, ma è anche vero che quando trovo un prodotto buono, mi viene facile parlarne, in questo caso si tratta delle mie pentole AMC. Non so quanti di voi le conoscono, io le uso da sempre, comunque si tratta di pentole di acciaio con il fondo molto spesso, che permettono di cuocere gli alimenti in modo sano. Io non le sfrutto sicuramente per tutte le potenzialità che hanno, ma alcune cose le ho acquisite. Per esempio la verdura è possibile cuocerla senza acqua, in modo che vengano mantenute intatte le loro proprietà nutritive, ma si può anche friggere e rosolare, tutto in modo sano.
Io da tempo ho scoperto la comodità di cuocervi i risotti, ma non avevo ancora avuto modo di raccontarvelo. Procedo solitamente con il rosolare la cipolla in un po’ d’olio (lo preferisco al burro), aggiungo il riso (che peso in una tazza), faccio rosolare il tutto, aggiungo il brodo bollente pari al doppio del volume del riso (è per questo che lo peso nella tazza :-), chiudo il coperchio, lascio andare per 1-2 minuti a fuoco alto, poi da quando comincia a sobbollire abbasso la fiamma, metto il timer e aspetto, a dire il vero nel frattempo faccio tante altre cose!
Una volta tolto il coperchio, aggiungo il parmigiano, manteco per bene e voilà pronto il risotto.
Sembra incredibile, ma è così, molti saranno scettici, ma vi garantisco che non c’è differenza tra quello mantecato continuamente e questo, a meno che non si prendano le giuste misure con le tre variabili fondamentali: tempo di cottura del riso, quantità di liquido da aggiungere, timer!
Ma per un risotto a “fatica zero” vale la pena provare, no?

La pentola per questo lavoro è fondamentale, ma se si possiedono già pentole di buona qualità con il fondo spesso e con il coperchio che aderisce bene, si può procedere tranquillamente :-)


RISOTTO CON RADICCHIO & MARRONI

cucchiaino50x50 Per 2 persone.

180 g di riso arborio
2 tazze di brodo vegetale (circa 400 ml)
1/2 cipolla piccola
1 manciata di foglie di radicchio rosso
100 g di marroni lessi
40 gr di parmigiano reggiano
sale e olio extravergine di oliva

Mettere in una pentola l’olio e la cipolla tritata finemente, aggiungere il radicchio tagliato a striscioline e cuocere per 5-6 minuti, dopodiché aggiungere il riso erosolare per 1-2 minuti. Aggiungere il brodo vegetale bollente, aggiustare di sale, chiudere il coperchio e cuocere a fiamma bassa per 12-15 minuti. A metà cottura, aggiungere i marroni grossolanamente tritati, comprire e ultimare la cottura, dopodiché aggiungere il parmigiano e mescolare fino a che tutti gli ingredienti si siano amalgamati bene. Servire immediatamente.


Radicchio & Chestnuts Risotto



risotto-radicchio-marroni

cucchiaino50x50 Serves 2.

180 g arborio rice
2 cups vegetable broth (400 ml)
1/2 small onion
1 handful of leaves of radicchio
100 g of boiled chestnuts
40 g parmesan cheese
salt and extra virgin olive oil

Put oil in a pan and finely chopped onion, add the radicchio, cut into strips and cook for 5-6 minutes, then add rice and fry for 1-2 minutes. Add the hot vegetable broth, salt, close the lid and cook over low heat for 12-15 minutes. Halfway through cooking, add the chestnuts coarsely chopped, cover and finish cooking, then add the parmesan cheese and stir until all ingredients are well blended. Serve immediately.




Tortini di fave e cicoria


Il puré di fave con la cicoria, che è un tipico piatto salentino, l’ho scoperto casualmente soltanto l’anno scorso, parlando con la mamma di un’amichetta pugliese, la Sig.ra Enza.
Pensate un pò vado a conoscere la mamma di un’amica e finiamo per parlare stranamente di cibo e come se non bastasse, esco di casa con, dentro la borsetta, un bel sacchetto di fave decorticate (ne sono stata felicissima, io adoro queste cose!!!)
E così da allora, il purè di fave l’ho fatto diverse volte questo inverno, vera rivelazione, ma con le cicorie mai.
La cosa che mi ha sorpreso le prime volte è che le fave, a differenza di altri legumi, si addensano molto una volta fredde e così mi è nata l’idea di creare questi tortini molto versatili che van bene sia come antipasto che come piatto a se stante grazie all’accompagnamento del riso.
Devo dire che nell’impresa sono stata facilitata molto dallo stampo di silicone, che dopo una lunga reticenza è entarto a far parte della mia cucina, anche se per ora ho deciso di usarlo solo per gli sformati freddi!!
La ricetta non è precisissima soprattutto per le quantità di fave e cicoria, ho dato fondo alle mie scorte e non le ho pesate, ma confido nella vostra esperienza culinaria :-)


TORTINI DI FAVE E CICORIA

cucchiaino50x50 Quantità a piacere.

cicoria
fave decorticate
riso basmati
10 pistilli di zafferano
1 piccola cipolla bianca
sale e olio extravergine di oliva


Lavare e lessare la cicoria, scolare e ripassare in padella con olio e sale, lasciare raffreddare. Mettere a bagno le fave decorticate per 2-3 ore in acqua tiepida, sciacquare e mettere in pentola a pressione, coprire con l’acqua, aggiungere con un pò di sale, olio e mezza cipolla, cuocere per 15 minuti dal fischio, aprire e frullare il tutto, se il composto risultasse troppo liquido, riaccendere il fuoco e lasciare evaporare l’acqua in eccesso. Mettere in infusione i pistilli di zafferano in una tazza d’acqua calda per circa mezzora. Soffriggere leggermente in una pentola dai bordi alti l’altra mezza cipolla tritata, aggiungere una tazza di riso basmati e 1 tazza d’acqua e la tazza d’acqua in cui avete messo lo zafferano in infusione privata dei pistilli (usare tazze uguali, il rapporto riso/acqua deve essere di 1:2), il sale e portare ad ebollizione. Chiudere la pentola con il coperchio, abbassare la fiamma al minimo e cuocere il riso per 12 minuti, dopodiché scoprire e lasciare raffreddare, se non fosse ancora cotto e il liquido si fosse asciugato, aggiungere una tazzina da caffè d’acqua, chiudere e cuocere per altri 3-4 minuti.
Disporre la cicoria in stampini di silicone, aggiungere il puré di fave e infine il riso, pressare un pò con le mani, coprire con pellicola trasparente e lasciare raffreddare completamente. Potete riporre gli stampini in frigorifero, ma ricordarsi di toglierli un paio d’ore prima prima di servire.



Beans & Chicory mini pie



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cucchiaino50x50 Quantity as you need.

chicory
dried broad beans
basmati rice
10 pistils of saffron
1 small white onion
salt and olive oil


Wash and boil the chicory, drain and sauté with oil and salt and let cool. Soak the broad beans for 2-3 hours in warm water, rinse and put into pressure cooker, cover with water, add a little salt, oil and onion, cook for 15 minutes from the whistle, open and whisk it, if the mixture is too liquid, turn on the heat and allow to evaporate the excess water. Soak the saffron in a cup of hot water for about half an hour. Fry slightly in a high-sided pan the other half chopped onion, add a cup of basmati rice and 1 cup water and 1 cup of saffron water (use equal cups, ratio rice/water should be 1:2), salt and bring to boil. Close the pot with lid, reduce heat to low and cook the rice for 12 minutes, then uncover and let cool, if it had not yet cooked and the liquid had dried, add a coffee cup of water, close and cook for 3-4 minutes.
Put chicory in silicone mold, then add the mashed beans and finally the rice, pressing a bit with your hands, cover with plastic wrap and let cool completely. You can store it in the refrigerator, but remember that you have to take from it a few hours before serving.