Pane "Buratto" ;-)


Prima di partire, con il bollino nero ovviamente e con la borsa frigo a pois contenenti “le mie paste madri”, vi saluto augurandovi buone ferie e una buona estate con questa pagnotta di pane buratto del mitico Mulino Marino al 75% di idratazione e 24 ore di lievitazione :D
Trovo che i pani molto idratati siano perfetti per l’estate in quanto grazie al loro alto contenuto di acqua si seccano più lentamente degli altri che con queste temperature hanno una vita minore, ma a parte questo la cosa che ho trovato buona in questo pane è la sua rusticità ed elasticità adatto per le bruschette con il pomodoro ma soprattutto per quelle all’aglio e olio che sono le mie preferite e che nel periodo vacanziero si possono mangiare senza troppi problemi :-D
Questa estate casa pappareale si ritirerà soprattutto in Campania in quel di Alvignano ed obiettivo della vacanza sarà soprattutto riposarsi, togliere il pannolino all’apotto (e quindi metà del riposo è giocato) ma anche quello di potervi raccontare al rientro un meritevole percorso enogastronomico, che in parte avevo già scoperto l’anno scorso, ma che necessita di ulteriori tappe, prima tra queste sarà la pizzeria di Franco Pepe a Caiazzo (CE) Pepe in Grani, altri posti interessanti spero invece di incontrarli strada facendo.

Un caro saluto a tutti e ci rivediamo a settembre :D

PANE BURATTO

cucchiaino50x50 Per un pane da circa 1,2 kg

600 g di farina buratto del Mulino Marino
450 g di acqua
200 g di pasta madre rinfrescata
6 g di malto d’orzo
14 g di sale

Il giorno prima preparare l’impasto. Mettere la pasta madre nella ciotola della planetaria, aggiungere l’acqua tiepida, il malto, la farina, e cominciare ad impastare con la foglia, aggiungere il sale e continuare ad impastare fino a che il composto non risulti liscio ed omogeneo. Versare l’impasto in un contenitore ermetico oleato e lasciate riposare a temperatura ambiente per una mezzora (o un ora se in inverno) dopodiché fare nel contenitore stesso le pieghe, coprire e lasciare riposare per un’altra mezzora. Riporre in frigorifero fino al giorno dopo (24 ore) e quindi prendere l’impasto dal frigo, capovolgerlo sulla spianatoia infarinata, sgonfiarlo leggermente e formare una pagnotta, riporla in un cestino di vimini rivestito con un canovaccio infarinato, coprire con pellicola trasparente e lasciarlo lievitare per un paio d’ore o comunque fino a che l’impasto non abbia raggiunto il bordo. Riscaldare il forno alla massima temperatura con il vapore (solito pentolino con l’acqua) e capovolgere la pagnotta su una pala infarinata, quindi infornare a 250 °C per 10 minuti dopodiché abbassare il forno a 200 °C e continuare la cottura per altri 35-40 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di gustarlo!




Un giorno al Panificio Davide Longoni :-)


Buon giorno a tutti i panificatori casalinghi in erba e non ;-)
La settimana scorsa sono partita da Bologna per la prima volta con italo treno :-) (oh, finalmente un bagno pulito, speriamo che duri!)
Prima tappa Milano P. Garibaldi, coincidenza e poi si scende a Monza (con tanto di splendido sole) per raggiungere la destinazione finale:Panifico Davide Longoni in Via Volturno, 37!
Ho conosciuto di persona Davide lo scorso Sigep a Rimini, ma le nostre strade si erano già incontrate due anni fa in un’intervista radiofonica del Gastronauta programma di Paolini in onda su Radio 24 dedicata appunto alla pasta madre (aiuto mi sono risentita, che orrore!!)
Quando l’ho conosciuto e ho assaggiato il suo pane e l’ho sentito parlare di pasta madre, autolisi & co., ho sentito subito il bisogno di andarlo a trovare, di vedere da vicino il suo lavoro, di sapere in che modo lavora la sua preziosa pasta madre con la quale produce degli ottimi pani (assaggiati tutti, of course;-) e così, grazie alla sua ospitalità eccomi qua a raccontarvi una bella giornata.

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Abbiamo cominciato timidamente a raccontarci di come rinfreschiamo la pasta madre, in che proporzoni la usiamo per fare il pane…… e intanto il lavoro del forno andava avanti tra impasti, puntatura, formatura, messa in stampo, cottura, sfornatura e rinfreschi :D
Oltre ad aver osservato il suo modo di lavorare ho contribuito anch’io con le mie manine a produrre gli impasti e il pane in programma in quel momento e non vi nascondo che tra l’inesperienza di gestire le grandi quantità e il mio naturale impaccio (che chi mi conosce sa di cosa parlo), qualche disastrino l’ho combinato pure io ;-) ma Davide è stato troppo buono e non si è mai spazientito :D

Quello che mi piace trasmettervi della giornata trascorsa con Davide è il lavoro di questo ragazzo laureato in lettere e con tanto di master che ad un certo punto ha deciso di seguire la sua passione, quella di fare il pane appunto.
Il pane di Davide è un pane speciale, fatto con ottime materie prime innanzitutto, con la pasta madre ed è frutto di una costante ricerca e sperimentazione nonché dell’amore e della curiosità che sono alla base del suo lavoro quotidiano.
Quando parlo di ottime materie prime mi riferisco alle farine che sceglie con cura prediligendo quelle integrali macinate a pietra e quelle di cereali antichi come la tumminia che si fa mandare dalla Sicilia con cui fa il pane “Castelvetrano” che vedete qui sotto in foto. Fantastico!

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Questo invece è il suo pane alla segale :-) sorrido perché a me piacciono molto i pani scuri, ve lo avevo detto da qualche altra parte che sono una napoletana amante del nord, questo l’ho portato anche a casa ;-P

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Nonostante sia trascorsa già una settimana sento ancora tanto viva in me l’esperienza al panificio, nonostante la vita continui a scorrere velocemente!
Comunque una volta tornata a casa ho cominciato a fare il pane e a sperimentare le nuove nozioni apprese ;-) Spero di mostrarvene a breve i frutti o meglio i pani!!!

Vi saluto con il motto di Davide che condivido appieno:
“da una buona madre si ottiene un buon pane, da una madre cattiva si ottiene un pane cattivo”




Pane alla birra e a tra poco :-)


Ciao a tutti, di corsa e ancora con il sapore di caffè in bocca, vi auguro buona giornata!
Visto che tra un pò si aprono le danze per la distribuzione di pasta madre e per l’infornata collettiva al Mercato della Terra, e visto che andrò ad aiutare, con enorme piacere, i miei amici della Comunità del Cibo in quest’opera, ho pensato bene di onorare il Pasta Madre Day, con un pane :-)
Ho avuto l’ispirazione da una e-mail ricevuta qualche giorno fa da un lettore che mi chiedeva informazioni che avevano a che fare con il pane e con la birra!
Ho fatto una ricerchina veloce e mi sono imbattuta nel blog di Anna, mia stimata collega food blogger ;-), dove ho trovato la ricettina del pane tedesco alla birra!
Appena un pò rivista per adattarla alla mia pasta madre ed ecco un pane morbidissimo, profumato e bbbbuono!
Forse non adatto tanto a colazione, quanto in accompagnamento a formaggi e salumi, salmone affumicato……, ma da provare!

A tra poco! Il tempo di una doccia veloce e ci troviamo al mercatino ;-)

PANE ALLA BIRRA

cucchiaino50x50 Per una pagnotta da circa 1 kg

200 g di pasta madre (attiva)
350 g di farina di frumento “0”
100 g di farina di segale integrale
80 g di farina di frumento integrale
330 ml di birra scura
1 cucchiaino di malto d’orzo
15 g di sale
25 g di burro
birra per spennellare


La sera prima, fare il rinfresco alla pasta madre. L’indomani metterla in una terrina capiente, aggiungere la birra a temperatura ambiente, con una forchetta sciogliere bene il lievito fino a che sia tutto liquido, quindi aggiungere il malto, le farine, il sale e mescolare. Aggiungere il burro ammorbidito a temperatura ambiente e impastare energicamente (vedi video) per una quindicina di minuti. Formare una palla, coprire con un canovaccio umido o con pellicola trasparente e lasciare lievitare per 2 ore lontano da correnti d’aria, dopodichè sgonfiare l’impasto in modo da ottenere un rettangolo e procedere con la piegatura. Piegare uno sull’altro i due lati, destro e sinistro, per un terzo del rettangolo complessivo, girare di 90° e ripetere l’operazione, ricoprire e lasciare riposare per 1 ora e quindi procedere con un’altra serie di pieghe e lasciare riposare per un’altra ora. Prendere l’impasto e formare un pagnottina, mettere a lievitare in un cestino tondo, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare 4-5 ore. Prima di infornare capovolgere la pagnotta su una teglia, spennellare la supeficie con la birra e fare delle incisioni. Cuocere nel forno preriscaldato a 200°C per circa 35-40 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di servire.




Pane alle Noci & Mele


Grazie innanzitutto a tutti quelli che mi hanno sostenuto con le belle parole di conforto lasciate nei commenti del precedente post, come si direbbe a Bologna “ce la possiamo fare”, già allo scoccare del 40simo giorno post partum, quello in cui la puerpera diventa mamma a tutti gli effetti, mi sembra di vedere più nitido, ma non vorrei dirlo troppo forte per non avere ritorsioni.
Ora più che mai, sto sfruttando al massimo gli insegnamenti del master in logistica integrata per organizzare al meglio il tempo tra una poppata e l’altra e nonostante non riesca a fare tutte le cose che vorrei (che sono solitamente troppe rispetto alle mie possibilità, figuriamoci adesso), mi ritengo abbastanza soddisfatta :-)
Devo precisare che l’aiuto e il sostegno del maritozzo sono fondamentali in tutto questo lavoro, e culinariamente parlando, è stato fondamentale il suo contributo nel mantenere in vita la Pasta Madre!!
Questo pane, infatti, è la prova che l’esserino magico sta in salute e che lavora ancora in modo eccellente!!
A due anni dalla nascita del mio blog non potevo che sfornare un pane per ricordare il giorno a partire dal quale la mia vita è cambiata letteralmente.
L’amore incondizionato per la pasta madre, il mio primo libro, il piccolo apotto, sono solo le cose più significative, ma questi due anni sono stati anche pieni di scoperte e di insegnamenti che, dal punto di vista culinario, mi hanno fatto crescere alimentando ancora di più la mia curiosità.
Ma bando ai romanticismi, cambio registro dicendo che la ricetta di oggi è nata semplicemente dal fatto che non sopportavo più la vista, sul ripiano della cucina, del sacchetto mezzo vuoto delle noci. Come dire, andavano finite prima che cominciasse la bella stagione :-) Le mele a mio avviso hanno reso l’impasto morbido e hanno conferito al pane la giusta umidità che lo ha tenuto fresco a lungo.
Non è molto dolce, ma il miele e lo zucchero dell’impasto lo rendono adatto per la prima colazione. Volendo però, se si diminusce la quantità degli zuccheri e si aumenta un pò quella del sale, è ottimo anche come base per un crostino al gorgonzola, che ne dite???

I’ll see you at the next recipe ;-)

PANE ALLE NOCI & MELE

cucchiaino50x50 Per un pane da circa 1,1 kg

150 g di pasta madre (attiva)
400 g di farina di frumento “0”
200 g di latte
60 g di burro
25 g di zucchero
35 g di miele
5 g di sale
100 g di noci tritate
150 g di mela a pezzetti


La sera prima, fare il rinfresco alla pasta madre. L’indomani metterla in una terrina capiente, aggiungere il latte tiepido, con una forchetta sciogliere bene il lievito fino a che sia tutto liquido, quindi aggiungere il miele, la farina, lo zucchero, il sale e mescolare. Aggiungere il burro ammorbidito a temperatura ambiente e impastare un po’, una volta assorbito il burro aggiungere le noci tritate e la mela tagliata a piccoli cubetti. Passare tutto sulla spianatoia e impastare energicamente (vedi video) per una quindicina di minuti. Formare una palla, coprire con un canovaccio umido o con pellicola trasparente e lasciare lievitare per 2 ore lontano da correnti d’aria, dopodichè sgonfiare l’impasto in modo da ottenere un rettangolo e procedere con la piegatura. Piegare uno sull’altro i due lati, destro e sinistro, per un terzo del rettangolo complessivo, girare di 90° e ripetere l’operazione, ricoprire e lasciare riposare per 1 ora e quindi procedere con un’altra serie di pieghe e lasciare riposare per mezz’ora. Prendere l’impasto e formare un filone, mettere a lievitare in in uno stampo da plumcake imburrato, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare fino a quando raggiunge il bordo dello stampo (4-5 ore). Cuocere nel forno preriscaldato a 190°C per circa 35-40 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di servire.



Walnut & Apple Bread

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cucchiaino50x50 Per one loaf of 1,1 kg

150 g of sourdough (active)
400 g of wheat flour “0”
200 g of milk
60 g of butter
25 g of sugar
35 g of honey
5 g of salt
100 g of chopped walnuts
150 g of cubed apple


The night before, please refresh the sourdough. The next day put it in a large bowl, add the warm milk with a fork, dissolve the yeast well until everything is liquid, then add the honey, flour, sugar, salt and mix. Add the softened butter at room temperature and knead a bit ‘, once absorbed the butter, add the chopped nuts and apples, cut into small cubes. Put the dough on pastry board and start working it with the hands, then beat it vigorously (see the video) on the pastry board, it takes about 15 minutes. Form a ball, cover with a damp cloth and let rise for 2 hours. After this time, deflat the dough to obtain a rectangle, and proceed to the fold. Take one third of the overall rectangle and bend the two sides, left and right, one over the other, turn of 90° and repeat the operation. Cover with the wet cloth or with cling film and let rest for one hour, then proceed with another series of folds and let rest for half an hour.
Take the dough and form a loaf, let rise in in a buttered loaf pan, cover with cling film and let rise until it reaches the edge of the mold (4-5 hours). Bake in preheated oven at 190° C for 35-40 minutes. Remove from the oven and cool on a rack before serving.




Pane alla farina di enkir con pasta madre!


Non sapevo come chiamare questo pane “all’enkir”, “con farina di enkir”….. boh!
Sta di fatto che è buonissimo e profumatissimo :DD
Nel mio soggiorno a Terracina, dove ho fatto la presentazione del libro il cui reportage lo potete leggere QUI sul sito, facendo i giretti per il centro, oltre che alla Libreria Bookart e in qualche negozio per i saldi di fine stagione, sono entrata da “Pane e Companatico” attratta dal pane e dal banco del fresco che ho intravisto dalla strada :-) Si fa un po’ di spesa, poi quando andiamo a pagare, dietro la cassa vedo le farine del Mulino Marino e in particolar modo mi incuriosisce quella di Enkir.
Enkir??? Opperbacco questa mi manca! La compro dopo aver appreso dalla cassiera che ne sapeva meno di me, ma che mi ha assicurato fosse un’ottima farina :D. Tornata a casa, quindi, oltre a voler fare subito il pane con questa “preziosa farina”, mi sono documentata e ho scoperto essere considerato “l’Enkir” il padre dei cereali (qui nel sito del mulino le info), ha un colore giallo e non so descriverne bene il sapore, ma sicuramente è rustico e buono!
Certo questo non sarà un pane con farina a km “0” visti tutti i giri di questo sacchetto, ma valeva la pena provarlo!
Non chiedetemi però a Bologna chi possa vendere questa farina perché non lo so :D … almeno per ora!

PANE CON FARINA DI ENKIR

cucchiaino50x50 Per 2 pagnotte da 500-600 g

200 g di pasta madre (attiva)
400 g di farina di enkir
200 g di farina di frumento “0”
400 g di acqua
15 g di sale
1 cucchiaino di malto di riso


La sera prima, fare il rinfresco alla pasta madre. L’indomani metterla in una terrina capiente, aggiungere l’acqua tiepida e il malto di riso, con una forchetta sciogliere bene il lievito fino a che sia tutto liquido, quindi aggiungere le farine, il sale e mescolare. Passare tutto sulla spianatoia e impastare energicamente (vedi video) per una quindicina di minuti. Formare una palla, coprire con un canovaccio umido o con pellicola trasparente e lasciare lievitare per 2 ore lontano da correnti d’aria, dopodichè sgonfiare l’impasto in modo da ottenere un rettangolo e procedere con la piegatura. Piegare uno sull’altro i due lati, destro e sinistro, per un terzo del rettangolo complessivo, girare di 90° e ripetere l’operazione, ricoprire e lasciare riposare per 1 ora e quindi procedere con un’altra serie di pieghe e lasciare riposare per mezz’ora. Prendere l’impasto, spezzarlo in due parti e formare delle pagnotte, mettere a lievitare in 2 cestini di vimini rivestiti con un canovacci infarinati, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare fino al raddoppio (4-5 ore). Capovolgere le pagnotte su una teglia rivestita di carta da forno, oppure sulla pala per infornare se si cuoce su pietra refrattaria, dopodiché incidere le pagnotte. Cuocere con vapore nel forno preriscaldato a 200°C per circa 30-35 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di servire.

Enkir Bread

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cucchiaino50x50 For 2 loaves of 500-600g

200 g of sourdough (active)
400 g enkir flour
200 g of wheat flour
400 g of water
15 g of salt
1 teaspoon rice malt


The night before, please refresh the sourdough. The next day take the sourdough and put it in a large bowl, add warm water, rice malt and with a fork, dissolve the yeast well until it’s without lumps. Add the flours, salt and mix. Put the dough on pastry board and start working it with the hands, then beat it vigorously (see the video) on the pastry board, it takes about 15 minutes. Form a ball, cover with a damp cloth and let rise for 2 hours. After this time, deflat the dough to obtain a rectangle, and proceed to the fold. Take one third of the overall rectangle and bend the two sides, left and right, one over the other, turn of 90° and repeat the operation. Cover with the wet cloth or with cling film and let rest for one hour, then proceed with another series of folds and let rest for half an hour.
Take the dough, cut it into two parts and form two round loaves. Put the loaves in a basket covered with floured cloth, cover with cling film and let rise untill they have doubled (4-5 hours). Put the loaves on a baking pan covered with baking paper, make incisions on the surface with a cutter, bake with steam in preheated oven at 200°C for 30-35 minutes. Remove from the oven and let cool completely on a grid before serving.




Pane al farro con pasta madre e .....


Sono 2 settimane che ho ripreso a fare il pane per la ormai crescente famigliola, dopo il lungo periodo di pausa estiva che è guardacaso coinciso con la consegna del libro. Ebbene si, dal 15 di giugno non ho più voluto toccare farina, mi sono concessa solo i rinfreschi per mantenere la pasta madre, per il resto credevo di essere diventata intollerante al glutine tanta era la mia riluttanza verso pane e pasta :-)
Sembra una cosa tragica, ma credo sia anche normale avere il periodo di rifiuto dopo che hai lavorato continuamente e intensamente ad una cosa, l’importante che dopo si torni alla normalità.
Il ritorno alla normalità per me è coinciso con l’inizio del freddo che sicuramente ha incentivato la realizzazione di prodotti da forno:-)
Ho fatto per questa settimana un filoncino di pane al farro e…………, non voglio tenervi sulle spine, quindi vi dico che con una parte di impasto ho realizzato anche dei calzoncini con feta e spinaci che vi posto domani, visto che mi sono molto piaciuti!
Per la cronaca della ricetta di oggi, invece vi dico che ho usato la farina di farro integrale, ma in commercio c’è anche la farina di farro bianca per gli amanti del “white”, la manitoba inoltre non è strettamente necessaria (io comunque uso quella biologica) e può essere sostituita con la farina di frumento tipo “0”.
Buon pomeriggio panoso e a domani con i calzoni al farro ripieni di feta e spinaci!

PANE AL FARRO

cucchiaino50x50 Per 1 filone da 1 kg + 500 g per altre realizzazioni

300 g di pasta madre (attiva)
600 g di farina di farro integrale
100 g di farina di frumento manitoba
420 g di acqua
20 g di sale
45 g di olio extravergine di oliva


La sera prima, fare il rinfresco alla pasta madre. L’indomani prenderne 300 g e metterla in una terrina capiente, aggiungere l’acqua tiepida, con una forchetta sciogliere bene il lievito fino a che sia tutto liquido, quindi aggiungere le farine, il sale e mescolare. Aggiungere l’olio emulsionato con qualche cucchiaio di acqua presa dal totale della ricetta, mescolare ancora. Passare tutto sulla spianatoia e impastare energicamente (vedi video) per una quindicina di minuti. Formare una palla, coprire con un canovaccio umido o con pellicola trasparente e lasciare lievitare per 2 ore lontano da correnti d’aria, dopodichè sgonfiare l’impasto in modo da ottenere un rettangolo e procedere con la piegatura. Piegare uno sull’altro i due lati, destro e sinistro, per un terzo del rettangolo complessivo, girare di 90° e ripetere l’operazione, ricoprire e lasciare riposare per 1 ora e quindi procedere con un’altra serie di pieghe e lasciare riposare per mezz’ora. Prendere l’impasto, spezzarlo in due parti, una da 1 kg circa e l’altra da circa 500g. Formare un filone con quella da 1 kg, mentre e arrotondare l’altra e riporla in frigorifero in un contenitore chiuso fino al momento dell’utilizzo. Adagiare il filone in un cestino di vimini ovale rivestito con un canovaccio infarinato, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare fino al raddoppio (4-5 ore). Prima di infornare incidere il filone in senso verticale con dei tagli. Capovolgere il filone su una teglia rivestita di carta da forno, oppure sulla pala per infornare se si cuoce su pietra refrattaria e cuocere con vapore nel forno preriscaldato a 200°C per 50-60 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di servire.

Spelt Bread



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cucchiaino50x50 For a loaf of about 1 chilo + about 500 g of dought for future use

300 g of sourdough (active)
400 g of wholemeal spelt flour
100 g of manitoba flour
420 g of water
20 g of salt
45 g extravirgin olive oil


The night before, please refresh the sourdough. The next day take 300 g of sourdough and put in a large bowl, add warm water and with a fork, dissolve the yeast well until it’s without lumps. Add the flours, salt and mix. Add the oil emulsified with a tablespoon of water taken from the total recipe and mix again. Put the dough on pastry board and start working it with the hands, then beat it vigorously (see the video) on the pastry board, it takes about 15 minutes. Form a ball, cover with a damp cloth and let rise for 2 hours. After this time, deflat the dough to obtain a rectangle, and proceed to the fold. Take one third of the overall rectangle and bend the two sides, left and right, one over the other, turn of 90° and repeat the operation. Cover with the wet cloth or with cling film and let rest for one hour, then proceed with another series of folds and let rest for half an hour.
Take the dough, cut it into two parts, one of about 1 kilo and 1 of about 500 g, then with the 1 kg form a loaf and put the other part in a container and then put it in refrigerator until the time of use. Put the loaf in a basket covered with floured cloth, cover with cling film and let rise untill they have doubled (4-5 hours). Put the loaves on a baking pan covered with baking paper, make vertical incisions on the surface with a cutter, bake with steam in preheated oven at 200°C for 50-60 minutes. Remove from the oven and let cool completely on a grid before serving.